Piazza di Spagna, giallo all’attico
I condomini: «Soprelevazione abusiva». Campo de’ Fiori: il Comune sfratta Emergency
Inchiesta sulla sopraelevazione in un attico a piazza di Spagna. I condomini: è abusiva. I proprietari: tutto regolare. E il Comune ha sfrattato Emergency da Campo de’ Fiori.
Quell’affaccio «in più» sul tetto di piazza di Spagna - rosso com’era l’intero immobile prima della ristrutturazione dell’anno scorso - ha creato scompiglio tra i condomini del palazzo di Valentino che hanno presentato una denuncia sul «mistero»: loro la giudicano una «sopraelevazione abusiva», la proprietà reputa «tutto assolutamente in regola». Esiste o non esiste? In caso affermativo, le cinque «nuove» finestrelle all’ultimo piano ben visibili anche da via Borgognona sarebbero compatibili coi vincoli storici dell’edificio, che per decreto ministeriale fin dagli anni Cinquanta non può «essere alterato o comunque modificato nel suo volume»?
Il palazzo è in piazza di Spagna 35, all’angolo con piazza Mignanelli dove Valentino ha inaugurato l’ultimo megastore commerciale. Ex proprietà dell’Inail, al momento della dismissione molti degli storici affittuari (1.200 euro al mese per quattro vani) anziché andarsene hanno acquistato: 10 mila euro al metro quadrato nel 2009, ricorda chi seguì la trattativa, contro i 30 delle valutazioni attuali. Gli inquilini sono rimasti e allora, più o meno, là dentro conoscono tutto di tutti, famiglie, storie, vecchi abusi e nuove ristrutturazioni… Quella all’ultimo piano, in particolare, oggetto di contestazione da parte di alcuni condomini, che appunto hanno scritto anche alla procura partendo dalle fotografie scattate prima e dopo il 2009: «Si evince - scrivono nella denuncia - l’apertura di due abbaini sul tetto, l’innalzamento della trave e del tetto di copertura di circa 50 centimetri con conseguente aumento del volume del sottotetto e alterazione della facciata esterna e l’annessione di parte dello spazio condominiale sul terrazzo (ex lavatoio) alla sottostante unità immobiliare». Cioè, l’inquilino sarebbe « sbucato » sul tetto aumentandone le altezze.
Lavori riferiti al 2009, non ricollegabili al cantiere-bis che oggi, nello stesso punto, risulta autorizzato anche dalla Soprintendenza come «manutenzione straordinaria sulle strutture portanti». Insomma il fatto - per gli altri condomini - è che il «vero/presunto abuso» sarebbe stato compiuto prima di questi ultimi interventi di finitura e la prova, sempre secondo i condomini, starebbe nell’archivio del catasto: fino al 2005 - come risulta dalla visura - la consistenza dell’unità immobiliare risultava di 4 vani mentre dopo, dal 2010, di 6,5 (rendita passata, nel frattempo, da 2,850 a 11 mila 514 euro).
Ora, i vigili del I Gruppo sono al lavoro, nel corso di ripetuti sopralluoghi sono state acquisite le autorizzazioni relative all’ultimo cantiere, le indagini continuano sul pregresso ma la proprietà parla di veleni condominiali anticipando già che «non verrà fuori assolutamente nulla di irregolare perché abbiamo chiesto tutti i permessi - spiega Luciano Paoletti di Studio Italia srl, società prima affittuaria e poi proprietaria dell’appartamento -. Abbiamo solo sostituito i coppi rotti ripristinando i colori originali, lavori di manutenzione autorizzati dal Comune e dalla Soprintendenza, e in passato nessun intervento strutturale: anche noi adesso ci tuteleremo tramite i nostri legali».
Denuncia Esposto dei condomini in procura