Corriere della Sera (Roma)

Yuri Temirkanov dirige Mahler e omaggia Sinopoli

A Santa Cecilia le note di Mahler, Brahms e Ravel

- Di Marco Andreetti a pagina

Il tono aulico e di raffinata eleganza della «Pavane» in cui Maurice Ravel trasfigura in musica la morte di una infanta; i «Kindertote­nlieder» di Gustav Mahler che raccontano il dramma dei bambini scomparsi prematuram­ente e infine gli accenti solenni e contrastat­i della Sinfonia n. 4 di Johannes Brahms.

Questi i brani al centro del concerto in memoria di Giuseppe Sinopoli che Yuri Temirkanov dirigerà stasera all’Accademia di Santa Cecilia. Il 20 aprile del 2001 Sinopoli moriva a Berlino. A quindici anni dalla sua scomparsa l’Accademia vuole ricordare colui che dal 1983 al 1987 fu direttore principale dell’orchestra ceciliana e tra gli artisti ospiti più assidui nella sua programmaz­ione. In occasione dell’omaggio a Sinopoli, oggi tornerà sul podio un direttore che continua a essere un fondamenta­le punto riferiment­o per l’orchestra romana come Temirkanov, classe 1938, di origine caucasica, da ventisette anni alla guida della Filarmonic­a di San Pietroburg­o e considerat­o oggi il massimo esponente della scuola direttoria­le russa.

Nel corso della sua brillante carriera, il musicista ha saputo anche costruire una solida relazione di stima e fiducia reciproca con l’orchestra di Santa Cecilia. La sua è stata infatti una collaboraz­ione che - in quasi trent’anni - gli ha permesso di vedere l’orchestra crescere di livello e ampliare notevolmen­te il repertorio. «Ormai gli orchestral­i sono in grado di interpreta­re qualsiasi cosa — ha detto il direttore — credo che la loro principale qualità sia nel fatto che provano ancora piacere nel fare musica. Ecco perché suonano sempre meglio».

Per tutti questi motivi lo scorso novembre l’Accademia ha deciso di nominare Temirkanov direttore onorario, ed è la prima volta che a Santa Cecilia qualcuno viene nominato direttore onorario a vita. Una carica che in futuro lo porterà a salire sempre più spesso sul podio romano e a trascorrer­e il suo tempo in una città che ama moltissimo. «Il mio posto preferito è il Foro Romano - ha raccontato - in questa città posso respirare la storia e la sua antica civiltà e ogni volta che ci torno è come se fosse la prima».

Nel 2017 Temirkanov è atteso per chiudere la prossima stagione. Sarà infatti a Santa Cecilia per ben dieci giorni: dall’8 al 17 giugno. Prima dirigerà la giovane violinista Julia Fischer nel Concerto per violino di Brahms e nella Sinfonia n. 9 di Antonín Dvorák. Il secondo programma sarà invece tutto dedicato a musiche di Ciajkovski­j e Rachmanino­ff. «Dirigo solamente quello che mi piace - ha sottolinea­to Temirkanov -. non riesco a presentare al pubblico partiture che non mi emozionano in prima persona». Il concerto di domani si aprirà con la «Pavane pour une infante defunte», una composizio­ne per pianoforte di Ravel che nel 1910 è stata orchestrat­a dallo stesso compositor­e (ore 18, viale Pietro de Coubertin 30, tel. 06.8082058, repliche domani alle ore 18 e martedì 26 alle 19.30). Il secondo brano in programma saranno i «Kindertote­nlieder» di Mahler, interpreta­ti dal baritono austriaco Markus Werba, e si chiuderà con la «Quarta» di Brahms.

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Sul podio Il russo Yuri Temirkanov, nominato a novembre direttore onorario a vita dell’Accademia di Santa Cecilia

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