Quei ciclisti pericolosi
Lungotevere della Vittoria, Prati. Da qui si potrebbe godere un panorama unico: sulla sinistra parte di Monte Mario e sul fondo Ponte Milvio e Ponte della Musica. Peccato che la folta vegetazione cresciuta sulla sponda del fiume limiti la veduta. Il marciapiede «ospita» anche una pista ciclabile. Il passaggio dei ciclisti che provengono dalle nostre spalle è sporadico ma improvviso e silenzioso. Corrono veloci senza avvisare con il campanello. La velocità media è da gara. Ci fermiamo come birilli: un passo falso, un nostro gesto improvviso e il rischio di incidenti è alto. E se ci fossero stati bambini? Pedoni e ciclisti assieme è un assurdo concetto di svago e di libertà. Una diversa collocazione della pista era possibile? Magari riducendo lo spazio della carreggiata e inserendola al lato del marciapiede?
Eraldo De Cicco