Centro, ogni giorno trecento pullman E i vigili urbani ne multano (solo) tre
MOBILITÀ INSOSTENIBILE
Doppie file, soste in divieto, permessi mancati. Le multe della stradale ai pullman turistici dall’inizio dell’anno sono circa 800, meno di tre al giorno su una media giornaliera di 300 bus. «Il punto non è dove si fermano, ma che sono troppi» è il commento del comandante del I Gruppo Prati, Roberto Stefano. Ieri il Codacons ha presentato esposto in procura contro i pullman, dopo le denuncie dei residenti. Volano le multe ai posteggiatori abusivi di Villa Borghese: in cinque sono stati sanzionati per 700 euro. «Ma qui il guadagno è buono».
Meno di tre multe al giorno. Per le doppie file, la sosta fuori dagli stalli, il motore acceso più del dovuto: le sanzioni della stradale dei vigili urbani ai pullman turistici sono nel 2016 un totale di 800 in nove mesi ( gennaio- settembre). «Ma il problema non è dove si fermano», sostiene Roberto Stefano, comandante del I Gruppo Prati che presidia la zona Vaticana. «Il punto è che sono troppi. Circolano in continuazione e affogano le strade creando inevitabili ingorghi». Tra i comportamenti scorretti le soste in doppia fila vicino ai ristoranti: «Spesso gli autisti aspettano la comitiva fuori, più vicino possibile».
Ma le doppie file sono anche nei posteggi dedicati vicino ai Musei Vaticani, sui bastioni di Michelangelo e in viale Giulio Cesare, tutte aree dove nel 2014 gli stalli sono passati da 1 a 4 proprio per evitare le congestioni. Ma sono ancora insufficienti. E anche se l’Agenzia della Mobilità (che fornisce i permessi di entrata) dichiara che nel 2105 e 2016 sono stati 1.200 gli abbonamenti annuali, con una media di entrata giornaliera di 300 pullman che diventano 6700 nei giorni dei grandi eventi, «osservando le strade del centro se ne contano molti di più», aggiunge Stefano. E il sospetto che molto siano irregolari spunta immediatamente. «Da marzo su 9.909 pullman controllati sono state fatte 266 sanzioni», dicono all’Agenzia per la Mobilità, che ha 15 sanzionatori per i controlli sui permessi. L’ex commissario Francesco Paolo Tronca lo scorso febbraio ha elevato la multa fino a 500 euro sui permessi mancati o falsi ma sono molti i casi di «sconto» sulle multe dopo la minaccia di ricorsi al Tar delle categorie.
Ora la battaglia l’ha presa in mano anche il Condacons, che ieri ha presentato un esposto in procura e all’Anticorruzione «alla luce della ipotesi di blocco stradale e per i possibili dannai ai beni archeologici e culturali della capitale, accertando anche le responsabilità del Comune». L’iniziativa è partita dopo le denuncie dei cittadini residenti sulla mancanza delle regole. L’associazione, in particolare, ha chiesto «alla procura di procedere con il sequestro di tutti i bus turistici in quelle situazioni in cui i mezzi pesanti rappresentino un potenziale pericolo per gli utenti o per la città».
Far uscire i pullman dal centro storico è una questione che dai anni rimbalza sui tavoli delle giunte che si susseguono. Nel 2014 furono inseriti i dispositivi Obu per i controlli, aumentate le aree per la salita e la discesa veloce (15 minuti di sosta) vicino al Vaticano e ridotti i permessi di entrata del 10%. «Un nulla» dichiara l’ex assessore ai Trasporti, Stefano Esposito, che nel 2015 aveva proposto di aumentare la tariffa giornaliera a mille euro e quella annuale a 11mila, provvedimento non riuscito. Migliore fortuna ebbe l’istallazione delle telecamere Ztl del costo di 2,7 milioni di euro, ancora spente. «Il fatto che non vengono accese è perché le lobby sono molto potenti: stiamo parlando di proprietari di bus, albergatori, guide turistiche e ristoratori. Ma gli interessi dei cittadini romani non ci sono».
Aveva detto «Necessario lasciarli fuori dall’anello ferroviario, i turisti devono muoversi con i mezzi o le navette» Virginia Raggi, 12/5/2016 I vigili «Sono troppi e affogano tutte le strade»