Corriere della Sera (Roma)

VAN GOGH AL POSTO DEGLI 007

Cambia la destinazio­ne d’uso dell’edificio tutelato dai Beni culturali

- Di Paolo Conti

La cultura al posto dei Servizi segreti. Un bene storico aperto invece di un palazzo misterioso e chiuso, nel cuore di Trastevere. In una Roma abituata al peggio, arriva una notizia positiva. Il Palazzo degli Esami, sottratto alla collettivi­tà dal lontano 2001, si trasforma (almeno per un anno, poi si vedrà) in uno spazio culturale destinato a esposizion­i e mostre. Il debutto è previsto per oggi, martedì 25 ottobre con la mostra «Van Gogh Alive-The Experience», col patrocinio del ministero per i Beni culturali e l’assessorat­o alla Cultura del Campidogli­o. La società organizzat­rice è la Ninetynine guidata da Simone Mazzarelli. La cura è di Rob Kirk di Grande Exhibition­s, società australian­a specializz­ata in mostre-spettacolo virtuali in tutto il mondo. Al posto di banche-dati segretissi­me, i visitatori potranno ammirare tremila immagini lanciate da 40 proiettori ad alta definizion­e in una «esperienza emozionale» di quaranta minuti. Per Sergio Gaddi, ex assessore alla Cultura di Como e consulente della mostra, si tratta di «un’esperienza viva e magnetica nelle pennellate dell’artista». I curatori promettono un viaggio nelle 800 principali opere di Van Gogh. La mostra sarà aperta fino al 26 marzo 2017 e ospiterà anche laboratori di pittura, scultura, fotografia e workshop.

Un risultato impensabil­e, fino a pochi mesi fa. Il Palazzo degli Esami, costruito nel 1912 proprio per ospitare i concorsi di Stato, era chiuso dal 2001. Prima destinazio­ne: sede di una non precisata scuola anti-terrorismo.

Poi una successiva ipotesi come sede dei Servizi segreti (anche qui, scarse precisazio­ni). L’unica certezza> sette anni di ponteggi, 2500 giorni. E nel 2011 la scoperta che l’Agenzia del Demanio, in quel momento proprietar­ia dell’immobile, aveva autorizzat­o la ripresa dei lavori di ristruttur­azione interna da parte della ditta Imac che faceva riferiment­o a Pierfrance­sco Murino, ex socio di Diego Anemone, a suo tempo rinviato a giudizio per corruzione per lo stadio del tennis costruito per i mondiali di nuoto del 2009, e a Enrico Intini, nel 2013 arrestato dall’ antimafia nell’ ambito dell’ inchiesta Finmeccani­ca.

Una storia inquietant­e. Ma la città non è rimasta a guardare. Per anni diversi Comitati di quartiere, e l’Associazio­ne Progetto Trastevere di Guido Hermanin hanno organizzat­o proteste chiedendo chiarezza al ministero degli Interni e al Campidogli­o su un bene vincolato dai Beni culturali dal 2000, proprio per evitare speculazio­ni commercial­i.

Ma da oggi tutto cambia. L’immobile è ora di proprietà della Cassa depositi e prestitiCd­p Investimen­ti Sgr. E’ visibile sul sito di Cdp nell’elenco «Immobili in portafogli­o», ovvero in vendita. Ma la Cassa depositi e prestiti deve aver preferito una soluzione-ponte prima di arrivare a una definitiva riqualific­azione. La speranza è che si individui una soluzione stabile in grado di restituire il Palazzo degli Esami alla città, creando un triangolo culturale con la sala Sacher e la sala Troisi ex cinema Induno, assegnata ai ragazzi del Piccolo Cinema America. Un polo nuovo, ben raggiungib­ile con il Tram 8. Un’eccellente occasione, per l’assessore alla cultura Luca Bergamo, di impegnarsi e incidere davvero nel futuro della vita culturale cittadina.

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(foto Jpeg) Trastevere La sede del Palazzo degli Esami, in via Induno, un bene vincolato dai Beni culturali

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