Corriere della Sera (Roma)

Racket dei posteggiat­ori a Villa Borghese «Qui si guadagna bene»

- Rinaldo Frignani

Il loro terreno di caccia comincia oltre i cancelli di via Aldrovandi che portano alla Valle dei cani di Villa Borghese e arriva a quelli che si affacciano sulla residenza romana dell’ambasciato­re americano in viale Rossini. Quasi un chilometro di strada immerso nel verde che passa anche davanti all’ingresso del Bioparco, che nei giorni feriali come in quelli festivi si trasforma in un immenso parcheggio, co le auto in doppia e tripla fila. Da anni frotte di abusivi affliggono chi vuole lasciare l’auto con richieste continue di soldi. Da due a cinque euro per trovare un posto alla macchina. «Non c’è una cifra fissa, l’offerta è libera», ha confermato ieri uno dei posteggiat­ori abusivi che i carabinier­i hanno fermato e multato nel corso di un blitz che si è poi prolungato anche nei dintorni di piazza Fiume e della stazione Tiburtina.

In tutto sono stati cinque - ma sono di più - gli abusivi sorpresi a chiedere soldi agli automobili­sti - due fratelli romani quarantenn­i, una coppia (lui egiziano, lei italiana) e un libico, tutti trentenni, già conosciuti dalle forze dell’ordine - che sono finiti sui verbali dei carabinier­i della compagnia Parioli. Per loro sono scattate solo multe, ma salate, da circa 700 euro a testa, oltre al sequestro delle decine di euro che avevano messo insieme in poche ore di lavoro. Le monetine ce le avevano ancora in tasca o nel marsupio. «Quanto guadagno? Anche cento euro a mattinata - ha aggiunto uno dei parcheggia­tori -, è un lavoro che rende abbastanza bene». E il rischio di finire in carcere non c’è, a meno che non vengano commessi reati gravi, come l’estorsione. Ma in questo caso i carabinier­i sono intervenut­i prima. Decine gli automobili­sti che - con i carabinier­i appostati nelle vicinanze che registrava­no tutto - hanno preferito pagare, piuttosto che cercare un posto per interminab­ili minuti o correre il rischio di tornare e trovare la macchina con qualche graffio che prima non c’era. «La gente - sottolinea chi indaga - non ne può più, è chiaro che vive con disagio la presenza dei posteggiat­ori abusivi, anche solo per il fatto di dover affrontare uno sconosciut­o che pretende soldi per un servizio che non esiste e per giunta illegale». E almeno a Villa Borghese il messaggio è stato lanciato.

«Pizzo» Sorpresi in cinque mentre chiedono i soldi agli automobili­sti: multe per 700 euro

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(foto Jpeg) Caos Auto parcheggia­te anche in mezzo alla strada

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