Corriere della Sera (Roma)

Campionato riaperto, ora tutto è possibile

- Di Bruno Tucci

Si riapre il campionato, chi l’avrebbe detto? Invece Juve, Milan e Roma sono lì, racchiuse in due punti, avendo davanti una settimana con due partite da disputare. Una svolta determinan­te? Assolutame­nte no, perché il cammino è ancora lungo e le trappole, nel calcio italiano, si nascondono sempre dietro l’angolo. È un peccato che in questo terzetto non ci sia anche una quarta squadra: sì, proprio quella Lazio di Inzaghi, su cui nessuno avrebbe puntato un euro. Al contrario, se i pareggi contro il Bologna e il Torino fossero andati come dovevano andare, oggi i biancazzur­ri avrebbero gli stessi punti dei rossoneri e dei gialloross­i. Inutile recriminar­e, però. Il punto strappato al Bologna all’ultimo istante è stato restituito al Torino nella stessa, identica maniera. Tutto rientra nella stravaganz­a del nostro sport nazionale. La Juve di Allegri, il Milan di Montella e la Roma non più di Sabatini e Spalletti, ma solo del mister, guidano il gruppo e in una manciata di giorni potrebbe succedere il finimondo. La Roma è la più sacrificat­a, con due trasferte contro il Sassuolo e l’Empoli; la Juve le giocherà entrambe in casa, incontrand­o prima la Samp e poi il Napoli, che non è affatto fuori dalla lotta per il primato; il Milan giocherà stasera a Genova (Genoa) e domenica ospiterà a San Siro il Pescara. Montella e Allegri, sulla carta, dovrebbero avere qualche chance in più. Ma questo campionato ci ha abituati alle sorprese e non si possono azzardare pronostici. Comunque, il nuovo scenario crea molte palpitazio­ni in più e andrà avanti solo chi avrà continuità. Prendiamo, ad esempio, la Roma: non puoi strapazzar­e il Napoli in trasferta per poi pareggiare in Europa League contro gli austriaci e rifilare tre giorni dopo quattro gol al Palermo. È vero che ha l’attacco più prolifico del campionato (secondo in Europa solo a Barcellona, Real Madrid e Bayern), ma è anche vero che spesso e volentieri la difesa va in bambola per la gioia degli avversari. È su questo aspetto non facile che Spalletti dovrà lavorare. Ela

Lazio di Simone Inzaghi? Avrà due partite in casa: domani sera all’Olimpico arriverà il Cagliari, reduce dalla batosta contro la Fiorentina; domenica affronterà il Sassuolo. E chissà che i biancazzur­ri non rientrino nel gruppo delle prime. btucci3@gmail.com

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