Varchi dei pullman Cantone accusa l’inerzia comunale
L’Anac: ritardi nelle gare e intoppi burocratici
I ritardi nell’installazione delle sbarre ai varchi videosorvegliati dei parcheggi per bus turistici sono una colpa esclusiva dell’amministrazione comunale. Lo sottolinea l’Autorità anticorruzione rispondendo alle accuse dell’Agenzia per la Mobilità su presunti intralci dovuti ai controlli dell’ente. Il caso è stato sollevato dal Corriere della Sera. I lavori nelle cinque aree di sosta adibite all’arrivo dei pellegrini, previsti dal piano mobilità dell’ex sindaco Marino, sono partiti a causa di intoppi burocratici solo questa primavera e dovrebbero concludersi nelle prossime settimane, quando ormai il Giubileo sarà quasi concluso. Ingente il danno economico derivante dai mancati incassi.
«I ritardi nelle installazioni delle sbarre nei parcheggi per i bus turistici sono imputabili solo all’Agenzia per la mobilità». L’Anac ricostruisce nero su bianco la sua attività sul bando per i varchi elettronici per ribadire che, su questo «buco nero» nella gestione logistica e finanziaria del Giubileo, non ci sono altre responsabilità che quelle interne al Campidoglio.
Anzi, l’Autorità anticorruzione guidata da Raffaele Cantone rincara la dose, spiegando di aver «più volte sollecitato un chiarimento a proposito della tardiva aggiudicazione dell’appalto», ottenendo solo il 17 agosto una risposta che sa di ammissione: «L’Amministrazione comunale ha riconosciuto che i ritardi sono da addebitarsi all’avvicendamento di tre direttori al Dipartimento Mobilità e Trasporti di Roma Capitale, origine dello “scollamento nei rapporti con la società in house Roma Servizi per la Mobilità». Col risultato che i lavori da un milione di euro, parte di un più ampio stanziamento per le telecamere di sicurezza, saranno completati solo nelle prossime settimane quando ormai l’Anno Santo della Misericordia sarà quasi finito.
Proprio sull’origine di questi ritardi, svelati dal Corriere
l’Agenzia per la mobilità aveva chiamato in causa l’Anac e i suoi «molti rilievi che hanno allungato i tempi». Una affermazione, «priva di ogni fondamento», contrattacca l’Autorità anticorruzione, che riconduce i suoi solleciti «nell’ambito dei controlli preventivi di legittimità sulle procedure giubilari». Una volta avuti dall’amministrazione capitolina i chiarimenti «sulla intempestiva installazione dei sistemi di controllo degli accessi nei parcheggi per bus turistici rispetto all’evento giubilare», l’Anac sottolinea di aver rilasciato i propri pareri nei tempi previsti (massimo 7 giorni dalla ricezione degli atti). Nel frattempo, l’Agenzia per la Mobilità «ha comunque garantito, nelle more della realizzazione degli appaltandi impianti, sebbene in maniera non ottimale, il presidio dei parcheggi bus turistici direttamente con personale dipendente della stessa Società”».
L’installazione delle sbarre ai varchi videosorvegliati per leggere la targa dei pullman e permettere l’entrata nei parcheggi autorizzati solo a chi è in regola coi pagamenti era inserita nel piano dei trasporti dall’ex sindaco Marino. Lavori definiti il 29 novembre 2015, bando partito a primavera del 2016 e realizzazione iniziata lo scorso settembre. Anche sui tempi di consegna è lecito avere qualche riserva, considerando che i lavori negli stalli designati di largo Cardinal Micara, stazione Aurelia, largo Martin Luther King, Olimpico e Tor di Quinto appaiono ancora molto indietro. La stima dei mancati introiti dai ticket di sosta dei pullman di pellegrini (284 ingressi ogni giorno, 68.328 solo negli ultimi otto mesi) è a sei cifre.
Una beffa che si aggiunge allo spreco.
Solleciti «Chiesti più volte chiarimenti