I PEDONI E GLI AUTOMOBILISTI QUANDO SALTANO LE REGOLE
Caro Conti, ho letto la lettera del signor Lorenzo Perfetti e condivido le sue accuse, e le sue preoccupazioni, per i pedoni che attraversano fuori dalle strisce pedonali. Nella lettera però non ho trovato una parola di scusa per i pedoni, rispettosi della segnaletica, che rischiano di essere investiti quotidianamente da automobilisti distratti, o impegnati al cellulare, che non solo non si fermano, ma neanche rallentano. Vedo tre tipologie. La prima: accelerata per anticipare il pedone prima che impegni le strisce. Seconda: l’automobilista che guarda con un gesto di sfida verso il pedone che è riuscito ad anticipare l’accelerata. Terza, la più pericolosa: l’automobilista che inchioda perché ha sorpassato delle autovetture ferme per far attraversare un pedone. Vorrei ricordare al signor Perfetti che gli automobilisti viaggiano su quattroruote il pedone cammina su due gambe. Una bella differenza c’è. Ultimamente sono stato a Milano e mi sono stupito di come i pedoni siano rispettati dagli automobilisti e viceversa. Se smettessimo tutti di pensare che gli altri sbagliano, mentre io sono nel giusto, e pensassimo ad essere educati e rispettosi delle regole stradali, vivremmo in una città più civile e vivibile.
Le ho lasciato quasi tutto lo spazio perché sottoscrivo fino all’ultima sillaba la sua considerazione finale. Basterebbe il minimo rispetto delle regole. Perché a Milano è possibile e a Roma no?