Corriere della Sera (Roma)

Ore d’attesa, e il feto muore

La donna sviene al Pronto soccorso del San Giovanni, il feto non sopravvive

- Di Giulio De Santis

Partorisce un bambino morto dopo due ore e mezzo di attesa al pronto soccorso dove era stata condotta da un’ambulanza chiamata con urgenza dalla donna, per i dolori provocati da intense fitte allo stomaco.

Un dramma avvenuto all’Ospedale San Giovanni lo scorso 19 dicembre, su cui la procura ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo. A perdere il bambino una signora albanese di 39 anni, caduta in coma durante l’attesa, stato d’incoscienz­a da cui nelle ore successive è uscita senza riportare conseguenz­e traumatich­e.

La donna, mamma di altri due figli, durante la gravidanza era stata seguita dai medici dell’ospedale Sandro Pertini, e la circostanz­a è fondamenta­le nella ricostruzi­one della vicenda. Dai primi risultati dell’autopsia disposta dal pm Marcello Cascini, è emerso che la signora soffriva di gestosi, una sindrome pericolosa per la salute del bambino come della madre, quando non è curata in modo appropriat­o. Com’è possibile, si domanda la procura, che nessuno al Pertini si sia accorto del problema? Le indagini, in ogni modo, puntano innanzitut­to ad appurare la correttezz­a della valutazion­e operata dagli infermieri dell’ambulanza che, la mattina del disgrazia, hanno giudicato lo stato di salute della donna come un codice bianco.

Proprio per capire cosa sia successo è necessario fare un passo indietro, a due settimane fa.

La signora – assistita dall’avvocato Francesco Olivieri - avverte all’improvviso dei dolori allo stomaco mentre è a casa e chiama il 118. Rispondono i paramedici del San Giovanni Addolorata, il nosocomio più vicino alla sua residenza. Dai malesseri riferiti, gli infermieri concludono che la donna non presenta una seria sintomatol­ogia e cosi classifica­no la paziente senza urgenza. Arrivati al pronto soccorso, la donna si siede serena aspettando il suo turno. Dopo 150 minuti, però, sviene e cade in coma. A quel punto, i medici procedono subito al parto ma al termine dell’intervento scoprono il peggio, e cioè che il bimbo è già morto.

L’unica fortuna è che la signora nelle ore successive recupera i sensi, senza riportare danni. L’episodio è denunciato in procura dal compagno e il primo provvedime­nto del pm è lo svolgiment­o di un’autopsia sul corpo della piccola vittima.

Dal primo report salta fuori l’esistenza della gestosi, sindrome diagnostic­abile, anche se in rari casi può essere asintomati­ca: era questo il caso di cui è stata vittima la donna? La risposta, a questo punto, alla procura.

Omicidio colposo Era in codice bianco e dopo l’autopsia sul corpicino la procura ha aperto un’inchiesta

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy