Folk dall’Oriente per raccontare il mistero del Natale
Nella «Chiarastella» Ambrogio Sparagna mette insieme tradizione grecanica e bizantina
Launeddas, tamburelli, zampogne, ciaramelle, ghironde, chitarre battenti. Una carrellata di strumenti tradizionali per accompagnare i canti natalizi di diverse regioni italiane. Stasera e domani l’Orchestra popolare italiana proporrà al Parco della Musica «La chiarastella». Un progetto originale di Ambrogio Sparagna che da dieci anni coinvolge musicisti provenienti da tutta Italia.
Gli ospiti speciali dell’edizione di quest’anno saranno Dro s o s Ko u t s o ko s t a s e Kyriakos Kalaitzidis. Originari di Salonicco, Koutsokostas e Kalaitzidis sono solisti dell’ensemble En Chordais. Uno dei più importanti gruppi greci di musica bizantina il cui lavoro di ricerca mette insieme la tradizione bizantina e idiomi regionali greci con particolare attenzione alla grande tradizione di Costantinopoli. Proprio per ricreare ponti e segni di comunione con l’antico folclore musicale orientale, la «Chiarastella» proporrà anche una serie di canti della tradizione grecanica ancora diffusi in alcune aree del Salento e della Calabria meridionale (ore 21, viale Pietro de Coubertin 30, tel. 892101).
Ma Puglia e Calabria non saranno le sole regioni a essere rappresentate nel programma delle due serate. «Il nostro repertorio popolare è talmente ricco che mi basta attraversare la penisola da Nord a Sud per rintracciare musiche dal Friuli, Lombardia, Marche, Campania, Lucania, Sicilia, Lazio - ha spiegato Sparagna - diverse regioni saranno presenti con i loro dialetti e naturalmente con i loro strumenti». Per raccontare la gioia della rappresentazione del mistero della Natività, Sparagna ha dato vita a un organico composto dalle voci e dagli strumentisti che animano l’Orchestra Popolare Italiana e accompagnano il grande Coro popolare diretto da sua moglie Anna Rita Colaianni. All’interno dell’ensemble quest’anno spiccherà la voce di Mario Incudine, esponente della musica popolare siciliana. Dalla Sardegna arriveranno invece Orlando ed Eliseo Mascia, virtuosi delle launeddas. Uno strumento musicale a fiato che, oltre al ballo, accompagna ogni manifestazione laica e religiosa della vita sociale sarda. «Insieme alle zampogne le launeddas sono strumenti a bordone tipici del mondo pastorale - ha detto Sparagna – per questo hanno un valore molto significativo nell’ambito della partecipazione alle feste natalizie». La decima edizione della «Chiarastella» sarà arricchita inoltre dalla presenza di un Coro di voci bianche nato recentemente all’interno della Fondazione Musica per Roma per proporre il tipico repertorio di canti infantili dedicati alla tradizione del Natale.