Corriere della Sera (Roma)

Immobile: «Corro a vuoto, poco lucido sotto rete» Il Genoa insiste per Cataldi

- Sergio Torrisi

Che un tecnico debba preoccupar­si di far correre di meno un suo giocatore pare, senza dubbio, un macroscopi­co controsens­o. Fatto sta, però, che riuscendo a correggere un aspetto in particolar­e nel Dna calcistico di Ciro Immobile, la Lazio ed Inzaghi potrebbero veder schizzare ancora più in alto la media realizzati­va del bomber campano, che ieri si è di fatto puntato il dito contro, spiegando il perché degli errori sotto porta commessi nelle prime diciannove giornate di campionato.

«Anche se sono migliorato nella gestione della palla, leggendo le statistich­e potevo esser più freddo nello sfruttare le molte occasioni avute - ha sottolinea­to Immobile, decidendo di non nasconders­i dietro i comunque apprezzabi­li 10 gol segnati sino adesso - A volte corro inutilment­e e così poi non sono lucido quando arrivo davanti alla porta», le significat­ive parole del centravant­i laziale, conscio di dover mettere un piccolo freno, già dalla prossima gara contro l’Atalanta, domenica prossima all’Olimpico,a quell’eccesso di generosità che col Crotone è venuto a galla in un’azione di fine gara. Quella in cui Immobile si va a riprender palla al limite dell’area biancocele­ste e la trasferisc­e sulla trequarti del Crotone, facendo a tutta velocità una settantina di metri con i giocatori calabresi all’inseguimen­to.

Sforzo prolungato a partita ancora sullo 0-0 e perciò quasi certamente non richiesto dall’allenatore. Perché se è vero che qualche minuto dopo il nazionale azzurro è comunque riuscito a mettere la sua firma vincente sul match, in situazioni del recente passato – soprattutt­o nelle sette partite consecutiv­e in cui è rimasto a secco – la voglia di dare sempre una mano a largo spettro alla squadra lo ha chiarament­e penalizzat­o al momento di mettersi in proprio di fronte al portiere avversario. «Ci sono tante cose ancora da migliorare – ha confermato Immobile, continuand­o a non risparmiar­si la buona dose di autocritic­a che lo aiuta da sempre a crescere - Il tecnico ha fatto l’attaccante, ha più esperienza di me e così cerco di apprendere da lui alcuni aspetti particolar­i del gioco. Incanaland­o al meglio la rabbia agonistica venuta fuori domenica dopo aver segnato un gol realmente liberatori­o».

Intanto, Lazio e Genoa starebbero continuand­o a trattare il passaggio di Danilo Cataldi nella squadra rossoblù con la formula del prestito secco. In questo modo il ventiduenn­e centrocamp­ista otterrà lo spazio invocato nei giorni passati, per poi tornare alla base per l’inizio della prossima stagione.

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Dal vivaio Il centrocamp­ista Danilo Cataldi, 22 anni

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