La poliziotta incinta blocca il rapinatore
Rita, vicequestore di Pisa al quarto mese di gravidanza, è ricoverata al Santo Spirito
«Mi
sono messa nei panni di una donna qualsiasi che subisce un’aggressione da parte di un rapinatore. Paura? No, ma più che una poliziotta mi sono sentita una cittadina. E ho pensato: «Tu da qui non te ne vai». Rita Sverdigliozzi, vice questore aggiunto e capo della Squadra mobile di Pisa, a Roma per frequentare un corso d’aggiornamento, è ancora ricoverata all’ospedale Santo Spirito.
Indossa il collarino ortopedico che i medici le hanno applicato, oltre a raccomandarle riposo assoluto per i prossimi giorni. «Ma potrei anche avere una frattura intercostale», rivela la poliziotta, incinta di poche settimane ma comunque protagonista domenica pomeriggio, poco dopo le 18, di un arresto spettacolare in mezzo al traffico. L’arresto del rapinatore, un pregiudicato di 40 anni, che l’aveva presa di mira mentre si trovava in macchina. Stavo andando in centro ed ero ferma al semaforo su via Anastasio II – racconta ancora il vice questore – quando accanto alla mia auto si è fermato un tipo su uno scooter che ha cominciato a guardare dentro l’abitacolo. Ho capito che non lo faceva tanto per fare, ma che aveva puntato qualcosa».
L’intuito da poliziotta le ha probabilmente permesso di reagire in tempo e di prendere in contropiede l’aggressore, finito poi in carcere dopo essere stato condotto negli uffici del commissariato Borgo. «All’improvviso ho sentito un tonfo e ho visto quell’uomo che usando una punta da trapano piuttosto grossa aveva spaccato il finestrino: una pioggia di vetri mi è venuta addosso, è stato un attimo, ma quando finalmente sono tornata a vedere qualcosa, la borsa non c’era già più», aggiunge. «Ho avuto la prontezza per afferrare l’unica cosa che potevo prendere, ovvero un pezzo di cinghia della borsa. L’ho tirata con tutte le mie forze e sono riuscita a far cadere il rapinatore dal motorino. Poi sono scesa e gli sono saltata addosso per tenerlo fermo. Non è stato facile, per fortuna proprio in quel momento passava un veicolo del Reparto mobile di Napoli e i colleghi mi hanno aiutato a bloccarlo. Non saprei proprio quanto ancora sarei riuscita a fermarlo», aggiunge Sverdigliozzi, che sarà dimessa nei prossimi giorni.