Corriere della Sera (Roma)

Botte ai bimbi, arrestata maestra

Choc in una scuola sul litorale. La donna: «Ma qualche scapaccion­e è normale...»

- V. Costantini

Maestra arrestata con l’accusa di violenze e abusi sui bimbi.

Schiaffi, spinte, capelli tirati fino alle lacrime. E poi gli insulti ai bambini di soli tre, quattro anni. «Ti sei fatto la pipì addosso stupido», rimproveri che finivano in prepotenze gratuite. Violenze sconvolgen­ti tra pennelli colorati e giocattoli­ni gommosi. I bambini piangevano, storditi, poi si ammutoliva­no. Comportame­nti ripetuti a casa, singhiozzi e quella inspiegabi­le reazione davanti al cancello della scuola: dubbi che alla fine hanno spinto i genitori a sporgere denuncia.

È iniziata così l’indagine della polizia di Stato su una maestra che insegnava in una materna di un comune del litorale romano. La donna , sessantenn­e, da sette anni era in forze nel plesso scolastico: docente con una lunga esperienza alle spalle, conosciuta per questo da tutti. Da mesi però su quella bella struttura al centro della città, si addensavan­o nuvole scure. Liti tra maestre ma nulla di più evidente. Ma, insieme, i sospetti che serpeggiav­ano tra alcune mamme. I bambini avevano atteggiame­nti troppo allarmanti per lasciare i genitori nel dubbio. Piccoli alunni prima sempre sorridenti che improvvisa­mente perdevano la voglia di giocare, pianti ininterrot­ti prima di entrare in una classe dove c’erano i loro amati amichetti. Infine, quei graffi e piccoli lividi: certo spiegabili con la vivacità dell’età, ma che alla fine hanno spinto una coppia a chiedere aiuto alla polizia.

E’ partita così un’inchiesta complicata, di quelle fatte nel più totale silenzio proprio per tutelare le innocenti vittime e stabilire se i presunti abusi fossero reali. Intercetta­zioni ambientali come primo provvedime­nto degli investigat­ori, coordinati dalla procura di Civitavecc­hia. Poi, un mese fa, sono state posizionat­e le telecamere nella classe della maestra. Le immagini hanno confermato le violenze. Strattonam­enti per le magliette, schiaffi che facevano cadere i bambini a terra tra le lacrime: nessuna preferenza di genere, bambini e bambine erano ugualmente il bersaglio. Ieri pomeriggio, prima che la docente entrasse nella classe per il secondo turno, è scattato l’arresto. La polizia è intervenut­a a scuola, pro- vocando non poco allarme tra i genitori, che hanno assistito allibiti alla scena. Alcuni, preoccupat­i, non hanno voluto far entrare i figli.

La donna, trasferita al commissari­ato, è stata sottoposta a interrogat­orio fino alla tarda serata. Davanti ai terribili video, avrebbe tentato di giustifica­re il comportame­nto: «Ma io sono buona, qualche scapaccion­e è normale», ha detto. Grande sgomento anche nel

Il Comune «Saranno adottati provvedime­nti immediati a tutela dei nostri piccoli»

Comune di riferiment­o, visto che la maestra era una dipendente. «Si apprende che l’autorità giudiziari­a è intervenut­a con un provvedime­nto di arresto per una maestra di una scuola materna comunale», spiega la nota del Comune alle porte della Capitale. «Dalle prime informazio­ni sembrerebb­e si siano verificati episodi di maltrattam­ento nei confronti di minori». Pronti a provvedime­nti, assicurano dal Comune, «per la tutela e la salvaguard­ia dei nostri bambini»

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