«Colori dolenti»: in mostra l’arte dei detenuti Lilli Garrone di
Venti quadri dei detenuti di Rebibbia esposti da giovedì nella Biblioteca comunale Marconi
Nessuno degli artisti sarà presente all’inaugurazione. Per loro parleranno le loro opere: venti quadri esposti dal 6 al 22 aprile alla Biblioteca comunale Guglielmo Marconi. Gli autori sono, infatti, dei detenuti di Rebibbia: alcuni — i pittori — sono dei rinchiusi nel nuovo complesso di «Alta sicurezza» e quindi imputati di reati molto gravi; altri — le pittrici — detenute che frequentano il Liceo artistico Enzo Rossi, che ha una sua sede distaccata all’interno del carcere.
E fin dal titolo, «Colori dolenti», si capisce la particolarità di questa mostra, dove «si esprime una condizione di sofferenza e di privazione della libertà», come spiega il curatore Alessandro Reale, docente di Disegno e Storia dell’ Arte nel liceo artistico, che è stato chiamato a seguire anche il laboratorio nel nuovo complesso di massima sicurezza.
Venti quadri a olio, per lo più figurativi, e una «collettiva» di quattordici pittori. «I soggetti sono i più svariati — racconta Alessandro Reale — Alcuni rappresentano ambienti del carcere rielaborati, altri sono ripresi o immaginati dai libri che hanno letto: non potendo avere troppi riferimenti al reale, prendono spunti dalla lettura o dagli stessi testi di storia dell’arte. Per questo sono dei quadri dall’aspetto estremamente intimista. E in ogni opera, al di là del soggetto, si nota con estrema chiarezza le dinamiche affettive ed emotive che ognuno vive in relazione alla condizione di privazione della libertà».
Quadri che possono appassionare. Una delle pittrici, infatti, una ragazza brasiliana di 21 anni, Luciana Katrine Alves De Oliveira, ha vinto l’8 marzo con una suo dipinto il premio «Donne per la pace» del Presidente della Repubblica. E non potendo andare a ritirarlo, il 22 marzo scorso il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli è andata personalmente a Rebibbia a consegnarle la targa.
Una mostra fatta con scopi ben precisi. «L’intento di questa esposizione — aggiunge Alessandro Reale — è quello di riaffermare la piena libertà di espressione di ognuno e raccogliere, attraverso la vendita degli elaborati artistici, il sostegno economico per permettere la continuità dell’attività artistica, attraverso l’acquisto di tele, colori, pennelli. I quadri esposti rappresentano quindi lo sviluppo di una ricerca artistica attraverso una rielaborazione del “bello” filtrata dalle proprie esperienze vissute all’interno di una condizione di privazione della libertà personale».
L’inaugurazione sarà giovedì 6 aprile alle ore 17.30. Verrà anche proiettato il documentario «Naufragio con spettatore», di Fabio Cavalli. La biblioteca Guglielmo Marconi si trova in via Gerolamo Cardano 135 (traversa di viale Marconi). Informa z ioni : te l e fono 06.46450300.