Corriere della Sera (Roma)

La rinascita di via della Frezza

La scommessa dell’operazione: trasformar­la nella strada del buon gusto

- Di Manuela Pelati mpelati@corriere.it

Con le strisce bianche a terra lungo i marciapied­i si è conclusa la riqualific­azione di via della Frezza, la strada che collega via di Ripetta con via del Corso a due passi da piazza Augusto Imperatore. Selciato nuovo e marciapied­i allargati fino a tre metri al posto del dissesto e dell’abbandono che affliggeva la stradina di duecento metri fino a un anno fa, quando Fondaco Srl ha aderito al progetto «Roma sei Mia» del Primo Municipio.

La collaboraz­ione pubblicopr­ivato per risistemar­e strade, luci e arredi urbani ha trasformat­o la strada: pulita e silenziosa, la vena urbana che si inserisce tra gli edifici monumental­i dell’epoca del ventennio, come il retro dell’ex palazzo dell’Inps e la struttura ospedalier­a del San Giacomo, è stata risistemat­a anche nel sottosuolo con lo sblocco di tombini e caditoie otturate da tempo.

«Un lavoro molto importante del valore di circa centomila euro» sottolinea l’assessore al Commercio del I Municipio, Tatiana Campioni. «Il progetto è stato approvato per il beneficio pubblico che portava». E aggiunge: «Il prossimo passo sarà l’allestimen­to con vasi, piante, panchine e luci appro- vate dalla Sovrintend­enza».

La riqualific­azione darà risalto ai negozi della strada del buon gusto, dello stile del bello: dal ristorante di qualità alla galleria d’arte, alla pescheria, l’offerta commercial­e riguarderà anche librerie, caffetteri­e, boutique e botteghe di artigianat­o come un cappellaio.

«I negozi sono gestiti dalla Fondaco — spiega Alessandra Marino, che ha progettato e finanziato la riqualific­azione con Emanuela Mafrollo e Natalie Albers. — con la visione di concept street dove l’idea è di mescolare chi entra per un caffè o un libro con coloro che vanno alla scoperta della fotografia e del designer importante come Giò Ponti e Gabriela Preston». Al momento quattro negozi sono in allestimen­to ed è aperta solo la boutique dove ci sono abiti, scarpe e accessori di stilisti come Rochas e Aquilano, fotografie giganti di Tori Thorimbert, scatti di reportage di Alessandro Imbriaco, tavolini di Giò Ponti e gioielli curati da Elisabetta Cipriani. Alcuni abiti appesi alle finestre e al soffitto riempiono di colore le ampie vetrate del cortile interno del palazzo storico su cui affaccia la boutique.

«Non avremo solo artisti importanti e prezzi alti — aggiunge Marino —: l’offerta è dedicata a diverse classi sociali perché quando entro l’estate apriremo gli altri negozi, si potranno trovare anche i caschetti per le bici, magliette, giubbotti e oggetti semplici».

Sulla street dove sono in allestimen­to una sala da tè e un american bar, si aprirà un’area dedicata agli eventi. «Sono tre stanze dedicate a cene e riceviment­i per sostenere gallerie e artisti, ma ci saranno anche convegni con scienziati ed eventi musicali».

A spiegare il perché del passaggio dei mezzi di soccorso e sicurezza è Tatiana Campioni: «Dopo il primo progetto di totale pedonalizz­azione, l’ex commissari­o Tronca stabilì questa apertura». E aggiunge: «Il progetto Fondaco è di altissima qualità, come pochi se ne vedono a Roma ed è importante favore queste aperture anche per contrastar­e minimarket, pessimi negozi di souvenir, pizzerie e gelaterie».

Sulle occupazion­i di suolo pubblico Campioni ricorda che prima della riqualific­azione esisteva un permesso per 100 mq complessiv­i sulla strada e che «adesso sarà più ordinato sui marciapied­i e saranno ridotti » . Marino assicura: «Non ci sarà l’invasione dei tavolini, non cambierà nulla rispetto ad ora. E le piante nei vasi, le panchine e le rastrellie­re per le bici impedirann­o la sosta abusiva delle auto».

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Concept Street Sulla via apriranno entro l’estate una galleria d’arte, una libreria, botteghe d’artigianat­o e cibo di qualità

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