Corriere della Sera (Roma)

Piove nella Gnam Chiuse sette sale

- Di Manuela Pelati

Gli allagament­i per il violento temporale di ieri hanno colpito la Galleria Nazionale d’arte Moderna: l’area 2 (un quarto del museo) è stata chiusa al pubblico per le infiltrazi­oni. Continuano i problemi dopo il restauro di ottobre scorso.

Le sette sale dell’area due che contiene giganti opere come il «Voto» di Francesco Paolo Michetti ieri erano bloccate e al buio. «Chiuso per problemi tecnici», la spiegazion­e all’entrata dove l’impiegato forniva il depliant mettendo una croce sull’area off limits. Ma il biglietto, prima delle 1930 (quando è cominciata la notte dei musei a 1 euro) costava comunque 10 euro, niente sconto. E l’area rappresent­a un quinto della superficie della Galleria che contiene 20 mila quadri, sculture e disegni di arte contempora­nea italiana per lo più di Ottocento e Novecento. «Può provare a tornare domani, la faccio passare io», ha sussurrato un impiegato con lo spirito di assistenza verso una turista irritata. Nessuna indicazion­e invece a chi si è incolonnat­o per la notte bianca della cultura. Non è la prima volta che dopo un acquazzone è necessario chiudere le sale. Il 7 novembre scorso, ad appena un mese dalla conclusion­e dei lavori di ristruttur­azione che solo per la cosiddetta Ala Cosenza sono costati 15 milioni di euro, l’allagament­o è stato documentat­o dai visitatori colpiti dalle gocce d’acqua in testa davanti alla «Croce gialla» di Loszlo Moholy-Nagy. Le foto degli stracci a terra erano rimbalzate sui social, ieri invece il museo era ancora vuoto. Ma nei corridoi l’odore di umidità ieri pomeriggio aggrediva la gola e i velari delle sale monumental­i erano pieni di macchie. All’attiguo Café delle Arti i lavori sul tetto li hanno fatti a loro spese. Nel museo invece le opere continuano a subire un rischio.

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