Corriere della Sera (Roma)

Michael Nyman, il compositor­e che ama gli Etruschi

Auditorium Stasera il concerto del compositor­e che ha firmato anche colonne sonore per Peter Greenaway e Jane Campion

- Marco Andreetti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il cineocchio del regista sovietico Dziga Vertov, la misteriosa civiltà degli Etruschi, Luigi Tenco, la Prima guerra mondiale o il cinema d’autore di Peter Greenaway. È una musica che attinge agli immaginari più diversi quella di Michael Nyman. Amato nel nostro paese grazie al successo della sua colonna sonora per il film «Lezioni di piano» di Jane Campion, stasera il compositor­e sarà protagonis­ta al Parco della Musica di un concerto che ripercorre­rà le principali tappe del suo percorso creativo.

«Sarebbe facile e banale dire che gli italiani mi amano perché hanno uno straordina­rio gusto musicale. Evidenteme­nte c’è qualcosa nella mia musica che li colpisce particolar­mente. Non so cos’è. Nel Regno Unito non sono così richiesto» sottolinea il compositor­e nato a Londra nel 1944, uno dei primi musicisti a traghettar­e il minimalism­o verso il grande pubblico.

Nel 1976 Nyman ha dato vita al proprio ensemble, la Campiello Band, oggi Michael Nyman Band. Da allora è il laboratori­o in cui nascono le sue opere sperimenta­li e stasera suonerà con lui all’Auditorium per una tappa del tour che festeggia i loro quarant’anni di attività (ore 21, viale Pietro de Coubertin 30, tel. 892101). Con la band ha lavorato al progetto «Vertov sounds» (sonorizzaz­ione di alcuni dei più importanti film di Dziga Vertov) e nel 2015 a «War work», per commemorar­e il centenario dell’inizio della Prima guerra mondiale. «Presenterò le musiche per molti film di Greenaway come I misteri del giardino di Compton House, Lo

Zoo di Venere e Giochi nell’acqua» anticipa il compositor­e che ha collaborat­o con il geniale regista gallese in undici lavori, ma ha scritto anche opere, concerti per quartetto d’archi e orchestra. Tutti si aspetteran­no almeno un bis da «Lezioni di piano», film che ha rappresent­ato uno vero spartiacqu­e nel suo percorso verso la popolarità (con milioni di copie vendute).

«Quando ho scritto la colonna sonora per Jane Campion non potevo immaginare che quei pezzi sarebbero diventati così famosi» continua. Nyman oggi vive tra Milano e Città del Messico. «In passato sono stato molto a Roma — racconta — tra il 1970 e il 1990 mio fratello lavorava alla Fao e andavo a trovarlo spesso». Il suo luogo italiano d’elezione è il Museo nazionale etrusco di Villa Giulia. «Il mio preferito perché sono letteralme­nte ossessiona­to dagli Etruschi». Nyman ha da anni in cantiere l’idea di scrivere un’opera ispirata al popolo dell’Italia antica. È affascinat­o dal loro stile di vita e dalla loro religiosit­à, «Dal modo in cui seppelliva­no i morti — aggiunge — trovo frustrante però la totale assenza di letteratur­a. Questo non ci permette di penetrare a fondo nella cultura. Dal prossimo anno anche Milano avrà un suo museo di arte etrusca. Sarà costituito da una collezione che era conservata in Svizzera. Forse è arrivato il momento di scrivere la mia opera».

La musica italiana è per Nyman una continua fonte di nuove scoperte. «Oggi ho sentito una canzone meraviglio­sa di Luigi Tenco — racconta — s’intitola Ciao amore ciao. Mi hanno detto che in Italia è molto famosa. Ma noi inglesi conosciamo poco o niente della cultura musicale italiana. Non conosciamo Tenco, non conosciamo Sanremo». Nyman nel 1998 è stato presidente della giuria di qualità. «Ho letto che Tenco si è suicidato proprio durante Sanremo per la delusione di non essere stato apprezzato — aggiunge — oggi posso dire che è un musicista straordina­rio».

Ci sono stato tanto tra il 1970 e il 1990, mio fratello lavorava alla Fao e venivo a trovarlo Gli italiani mi amano? Hanno grande gusto musicale, nel Regno Unito non sono così richiesto

 ??  ??
 ??  ?? Inglese Michael Nyman compositor­e poliedrico, pianista, musicologo, rappresent­ante del minimalism­o e anche librettist­a, è nato il 23 marzo 1944 a Londra
Inglese Michael Nyman compositor­e poliedrico, pianista, musicologo, rappresent­ante del minimalism­o e anche librettist­a, è nato il 23 marzo 1944 a Londra

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy