Inzaghi: «Lazio, tieni tutti i big»
Messaggi chiari a Lotito: se qualcuno andrà via, dovranno arrivare altri di pari valore
La Lazio saluta stasera il suo pubblico affrontando l’Inter all’Olimpico (ore 20.45) nella penultima di campionato. Il tecnico Inzaghi: «Dobbiamo chiudere al quarto posto e tenere tutti i big anche per l’anno prossimo».
Se il popolo della Lazio cercava un garante, qualcuno che ne proteggesse le ambizioni, l’ha trovato: è Simone Inzaghi. Le parole che pronuncia mentre si avvicina la partita con l’Inter hanno l’aspetto di un manifesto programmatico e sono un messaggio chiaro a Lotito: io sono felicissimo di rimanere, ma serve un organico forte per essere competitivi in Italia e in Europa.
Cosa possono volere di più i tifosi di una squadra che spesso, con questa gestione societaria, hanno sognato e poi sono stati bruscamente svegliati dalla parsimonia – non chiamiamola tirchieria – presidenziale? Adesso hanno un allenatore che si espone per loro.
Così parlò Simone Inzaghi: «Sono fiducioso per il rinnovo del mio contratto, penso sia conveniente per entrambe le parti definirlo. Ci incontreremo e pianificheremo la prossima stagione. Dovremo crescere e per farlo bisognerebbe confermare i calciatori migliori. Penso a Keita, a De Vrij, a Biglia ma anche ad altri: è normale che tutti loro abbiano offerte sul mercato, però io spero che rimangano. Se poi qualcuno andrà via, ne dovrà arrivare un altro al suo posto altrettanto importante».
«La mia ambizione - prosegue il tecnico - è quella di essere competitivo su tre fronti, il prossimo anno ci aspetta un bel percorso e voglio evitare i problemi che ci sono stati spesso alla seconda stagione. E sapete a cosa mi riferisco».
Frasi da ritagliare e conservare: forte di una grande stagione, nettamente superiore alle aspettative (e forse anche alle possibilità della squadra), Inzaghi pone le condizioni per andare avanti assieme alla Lazio. Un atteggiamento che un po’ stupisce, favorevolmente: un’altra dimostrazione di personalità da parte di un tecnico giovane, che non esita a forzare la mano a un presidente ‘difficile’ come Lotito.
Perché? Semplice: perché Inzaghi non vuole fare figuracce, è ambizioso e sa che oggi tutti lo dipingono come un fenomeno ma tra qualche mese i giudizi potrebbero ribaltarsi nel caso in cui andasse male. E, soprattutto, conosce la Lazio lotitiana: negli anni con le coppe europee, di solito sbaglia.
Poi, stasera, c’è anche la partita con l’Inter, alla quale Inzaghi tiene tanto perché è un amante dei numeri e dei record: vuole il quarto posto, il primato di punti, quello di vittorie. Roba di poco conto, in confronto al programma per la Lazio del futuro: quello non si può proprio sbagliare.