IL CHIOSCO PER I TURISTI A OSTIA CI VORREBBE SIGMUND FREUD
Caro Conti, è sconfortante rilevare che anche gli attuali responsabili della conduzione del X municipio, mi riferisco alla gestione Commissariale , lascino nel completo degrado il lungomare di Ostia. Il massimo del degrado si è raggiunto nella situazione che ogni giorno si ripete sul lungomare Paolo Toscanelli angolo Piazza Anco Marzio (pieno centro storico di Ostia) dove con rara e brillante intuizione qualche funzionario Ama ha piazzato i cassonetti della raccolta differenziata proprio di fronte al chiosco del Comune di Roma dedicato a fornire informazione turistiche! Tutti i giorni si accumula un’ orgia di ricolmi sacchi neri ,cartoni, polistirolo, cassette di legno. A tale vista a dir poco oscena, oltre che disgustare ogni cittadino munito di buon senso e non tralasciando il pericolo di infezioni varie causate dall’ aria mefitica che si sviluppa in estate, quei già pochi turisti, specie gli stranieri , che avrebbero potuto decidere di soggiornare qualche giorno ad Ostia cosa faranno?
Roberto Gruber
Giorni fa la sindaca Virginia Raggi ha compiuto un sopralluogo a Ostia promettendo una soluzione per il vergognoso lungomare «chiuso», un’ arrogante e illegale privatizzazione del litorale. Aggiungiamo questo tassello al quadro del X Municipio. Occorre forse Sigmund Freud per intuire che un cassonetto accanto al chiosco di informazioni turistiche è un pericoloso caso psichiatrico di autolesionismo?