Corriere della Sera (Roma)

Lazio già in vacanza, tonfo con l’Inter Roma-Genoa alle 18 per la festa a Totti

L’omaggio al «nemico di una vita» gran gesto per dimenticar­e il ko con l’Inter

- Di Stefano Agresti e Luca Valdiserri

La Lazio si congeda con una brutta figura dal suo pubblico, sconfitta malamente dall’Inter per 3-1 ieri sera all’Olimpico nell’ultimo impegno casalingo della stagione (domenica prossima in campo a Crotone). In vantaggio con Keita, i biancocele­sti sono stati poi travolti dai nerazzurri e hanno finito la partita in 9 (espulsi lo stesso Keita e Lulic). Bello lo striscione della curva Nord

(foto): «I nemici di una vita salutano Francesco Totti». E per festeggiar­e degnamente il capitano della Roma domenica prossima, il club ha chiesto e ottenuto di giocare l’ultima gara contro il Genoa alle ore 18.

Ha spaccato Roma per vent’anni e anche più, in una serata di maggio la unisce. È speciale lo striscione che la curva Nord, cuore del tifo laziale, mostra a tutto l’Olimpico quando si è alla metà del primo tempo: «I nemici di una vita salutano Francesco Totti».

Da ogni angolo d’Italia e del mondo giungono messaggi di stima al capitano romanista, arrivato (forse) all’ ultima partita della sua carriera. Ma questo – e non ce ne vogliano tutti gli altri – vale un po’ di più. La

Keita Ha chiuso l’avventura biancocele­ste con il 16° gol in campionato e l’espulsione Curva Nord Il messaggio degli ultrà laziali è particolar­e, e vale più di tutti gli altri ricevuti finora da Totti

firma, poi: «Irriducibi­li», ovvero il gruppo che ha rivendicat­o quei macabri manichini in maglia gialloross­a appesi al Colosseo dopo il derby di campionato vinto meno di un mese fa dalla squadra biancocele­ste per 3-1.

Stavolta il segnale è opposto, indica che la rivalità è acerrima ma il rispetto esiste, così come c’è consideraz­ione nei confronti di un campione che ha fatto la storia.

Lucas Biglia, capitano della Lazio, aveva tracciato la strada al termine della sfida di campionato: «Ho chiesto la maglia a Totti perché è un grande del calcio, averla per me rappresent­a un onore».

Ora si sono aggiunti gli ultrà, anche se – tanto per chiarire che la stima c’è, ma non bisogna esagerare con il buonismo – non appena lo striscione viene riposto, parte qualche coro anti romanista.

Ma sì, è comunque una serata di festa, anche se l’Inter rimonta il gol di Keita e Inzaghi si arrabbia un po’, perché lui a questo quarto posto – pressoché identico al quinto, anche per i privilegi che concede in Europa League – tiene parecchio, così come a tutti i record che la sua Lazio sta inseguendo. Però l’ultima partita in casa non può che essere una passerella, quasi un tributo per una squadra e un allenatore andati oltre ogni aspettativ­a. Prima del messaggio positivo della curva Nord, ne arriva un altro bello da Immobile, sempre più leader: anche stavolta lascia il rigore a Keita, a dimostrazi­one di come, per lui, la felicità dei compagni sia più importante di un gol che impreziosi­rebbe la classifica dei marcatori.

Se fosse andato sempre Ciro sul dischetto, ora sarebbe vicino a Dzeko. A proposito di Keita: arriva a quota sedici gol in campionato ed è davvero la consacrazi­one, perché finora il suo record era appena cinque e l’ha più che triplicato. Poi capita qualcosa che rovina la notte del ragazzo senegalese, che prima viene ammonito per uno scontro con Candreva (l’ex, per lui più fischi che applausi) e quindi addirittur­a espulso per una presunta simulazion­e in area su intervento di Medel. In realtà l’intervento del cileno è irregolare, la Lazio dovrebbe avere un altro rigore, ma è soprattutt­o paradossal­e che Keita rimedi un cartellino rosso assolutame­nte ingiustifi­cato. All’arbitro Di Bello sarebbe bastato un po’ di buon senso per evitare la doppia ingiustizi­a, era sufficient­e che si risparmias­se almeno l’ammonizion­e fatale all’attaccante, magari senza concedere il penalty: macché (poi manderà fuori anche Lulic, così la Lazio chiuderà in nove una partita non cattiva).

Fatto sta che Keita a Crotone non ci sarà, domenica sera: la sua avventura in maglia biancocele­ste si è probabilme­nte chiusa così, con il sedicesimo gol e un’espulsione immeritata.

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 ??  ?? Protagonis­ti A sinistra, l‘olandese della Lazio Hoedt con l’interista Eder. Sotto, Keita, autore del gol biancocele­ste e poi espulso per doppia ammonizion­e
Protagonis­ti A sinistra, l‘olandese della Lazio Hoedt con l’interista Eder. Sotto, Keita, autore del gol biancocele­ste e poi espulso per doppia ammonizion­e

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