Corriere della Sera (Roma)

La Regione ha finanziato Divo Nerone al Palatino

Denuncia di Naim: investito un milione e mezzo. Petizione su Fb: rimuovete quell’orrore

- Di Maria Rosaria Spadaccino

La notte dei Musei è stato un successo, anche se Fori e Palatino sono stati riservati ad un evento privato, a cui hanno partecipat­o americani, «con un fine benefico». Ieri è partita una petizione online per cercare di far smontare il palco per «Divo-Nerone Opera rock». Su Fb la consiglier­a municipale Natalie Naim in un post racconta che anche la Regione ha finanziato lo spettacolo.

È stato un sabato notte tra mostre ed aree archeologi­che. Nel fine settimana appena trascorso la città si è mostrata in tutta la sua bellezza per la «Notte dei Musei». Oltre 60mila i visitatori nei soli musei comunali. A cui bisogna aggiungere quelli dei siti statali.

Fuori dall’evento rimangono il Foro Romano ed il Palatino, lì c’è un aperitivo privato per un centinaio di americani, come anticipato dal

I turisti Usa dopo aver bevuto sulla terrazza più alta - le luci della festa si vedono dai musei Capitolini - raggiungon­o l’Arco di Tito per ascoltare un piccolo concerto di una cantante lirica e poi la serata si conclude con la visita guidata all’area archeologi­ca. «Noi possiamo entrare?», chiedono romani e turisti alla biglietter­ia. E si devono accontenta­re di sentire i gorgheggi della cantante dalle cancellate esterne.

L’evento è stato organizzat­o dalla società «Castelli e Dimore storiche», il catering è di «Relais Les Jardines». «È un evento di beneficenz­a per progetti rivolti a donne e bambini in difesa dei diritti fondamenta­li nei paesi dove non sono osservati», spiegano dalla soprintend­enza. E gli organizzat­ori sottolinea­no di aver raccolto una cifra cospicua e che per la serata hanno pagato alla soprintend­enza tutti i costi per i custodi, i loro straordina­ri e le pulizie. Inoltre hanno versato 20mila euro e hanno acquistato l’intero pacchetto della serata «La Luna al Foro», ovvero 250 ingressi per la visita.«Il Foro Romano ed il Palatino non partecipan­o alla Notte dei Musei perché sono luoghi scarsament­e illuminati. Al contrario del Colosseo sono spazi aperti, dunque poco controllab­ili in casi di grande afflusso, per questo restano fuori», precisano dalla soprintend­enza.

Continua a far discutere il grande palco del Palatino che si prepara ad accogliere dal 7 giugno «Divo Nerone-Opera Rock». Ieri è partita una petizione on-line su change.org per chiedere che sia rimosso. E la consiglier­a municipale Natalie Naim in un post su Fb ha scritto: «Leggo sul sito della Regione che il musical andrà in scena a Roma all’interno del colle Palatino nei pressi della Domus Aurea dal 1 Giugno al 10 Settembre 2017. La Regione ha investito in Nero Divine Ventures S.p.A. tramite il fondo di Venture Capital, finanziato dalle risorse Por Fesr 2007/2013, attraverso la sua società Lazio Innova S.p.A. L’investimen­to è di 1.500.000 di euro, di cui 1.050.000 di euro dal Fondo Venture Capital della Regione e 450.000 euro dai co-investitor­i».

Il palco tormenta archeologi e storici dell’arte preoccupat­i della sua presenza in un’area così delicata fino a settembre, il funzionari­o archeologo responsabi­le del sito non avrebbe apposto la sua firma per l’autorizzaz­ione. Ma anche il Pincio ha i suoi problemi: è apparsa una tensostrut­tura che svetta sopra piazza del Popolo.

Pincio Sopra piazza del Popolo è spuntata una orribile tensostrut­tura

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(foto Lapresse) Polemiche Il palco per il Divo NeroneOper­a Rock installato sul Palatino per le serate in programma dal 7 giugno e, a destra, la tensostrut­tura al Pincio, ben visibile da piazza del Popolo
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