Grancio: «Sospesa, ma non sono contro...»

Prima la sospensione via mail, domani il processo in contumacia davanti alla maggioranza: per Cristina Grancio, un passato da candidata alle primarie Pd in Regione (foto), per i dubbi espressi sulla delibera dello stadio della Roma rischia l’espulsione e la sanzione da 150 mila euro prevista dal codice M5S. «Spero che non vada così. Non sono contro lo stadio né contro la linea del mio gruppo. E ho riletto il contratto, non credo ci siano i margini per giudicarmi contro». Cosa decideranno? «Dobbiamo confrontarci. I miei rilievi sono tecnici, di merito. Del resto il vincolo c’è. E poi va valutata la posizione di Eurnova: sul tavolo della sindaca c’è un atto di Imposimato che evidenzia problemi su cui bisogna fare attenzione. C’è una questione di trasparenza, che è il cavallo di battaglia del M5S. I rilievi mossi servono a far andare avanti un iter sicuro, non per farlo saltare in aria».

Forse pesa il suo passato da candidata nel Pd di Veltroni?

«So solo che ho sempre parlato nelle sedi preposte. Ritengo che l’incarico degli elettori mi consenta di esprimere dubbi. Per questo resto serena e convinta che tutto tornerà a posto. Sul contratto c’è scritto che l’espulsione scatta in caso di voto contrario in Aula. E io, in Commissione, non ho nemmeno votato».