Pineta di Castel Fusano, la caccia ai piromani prosegue su Facebook

Le otografie della pineta di Castel Fusano in fiamme postate sul profilo Facebook, poco ore prima di essere sorpreso (e fermato) a camminare nel parco naturale con un accendino e dei fazzoletti di carta in mano. Immagini senza commenti o «like», ma prive anche di «faccine» di disapprovazione, che mettono nei guai Fabrizio Grimaldi, l’idraulico di Busto Arsizio arrestato con l’accusa di aver tentato di appiccare il fuoco all’area protetta. Le due foto sono state inviate da profili anonimi, sulla cui identità sono in corso accertamenti. Il dubbio degli inquirenti è che l’inoltro delle immagini abbia funzionato da input, da messaggio di «via libera» all’azione. È per questo insieme di elementi che il gip, oltre a convalidare l’arresto, ha deciso di disporre la misura del carcere per il 28enne. Il timore è che, una volta tornato libero, Grimaldi porti a termine il piano di dare alle fiamme la pineta che brucia dal 17 luglio.

L’idraulico – difeso dall’avvocato Giorgio Robiony - ha respinto le accuse, spiegando che viene da anni in vacanza a Ostia, dove la famiglia possiede una casa, mentre la sua presenza in zona era del tutto casuale. Mentre sembrano escludersi eventuali connessioni con l’altro sospetto piromane in manette (il recidivo Romano Mancini, autore in passato di due tentati omicidi), il quinto giorno di emergenza è stato segnato da nuovi focolai.

Come temuto dalla Forestale, era prevedibile un lungo corso della messa in sicurezza dell’area: sotto la terra le fiamme covano, divampano nuovamente, ma è caccia aperta anche a possibili emulatori-piromani. I roghi principali si sono verificati intorno alle 14 nella zona di via del Circuito, sul versante più vicino ai quartieri di Longarina e Ostia Antica. Nella notte invece le fiamme avevano interessato la zona adiacente la via Litoranea.

La pista Due foto appaiono come un «via libera». Ieri altri roghi nel parco a ridosso del mare