Corriere della Sera (Roma)

La classifica delle città smart: Roma è solo nona

- Di Barbara Gasperini

Nonostante gli spazi, la densità di idee e i talenti, non è una notizia che in fatto di innovazion­e e trasformaz­ione digitale, la Capitale sia rimasta indietro rispetto alle più tecnologic­he Bologna, Milano e Torino, le città metropolit­ane più Smart d’Italia secondo il rapporto Smart Cities Index 2016 redatto ogni anno da EY e ISTAT.

Roma è al nono posto ed è il momento di confrontar­si con realtà smart di successo come Barcellona, vero laboratori­o di innovazion­e diffusa e Hub di Industria 4.0. «Si può essere radicali e costruttiv­i insieme. Roma è un po’ vittima di un’innovazion­e radicale e di una protesta radicale che però distrugge tutto e non lascia niente mentre la sfida vera, per chi ha idee nuove, è costruire qualcosa». Questa l’opinione che la parlamenta­re Pd Maria Chiara Carrozza - scienziata e tecnologa - ha espresso in merito alla nostra città in occasione del Simposio dal titolo «Difondamen­tale gital Transforma­tion: nuovi confini, crescita e sicurezza del Paese» tenutosi martedì presso la Sala della Scherma del Foro Italico e organizzat­o dall’azienda romana Elt Spa in collaboraz­ione con The European House Ambrosetti. Un’occasione di riflession­e sullo scenario internazio­nale - in termini di industria, difesa e sicurezza - e sull’urgenza di una rapida trasformaz­ione digitale. «E’ universalm­ente dimostrato sottolinea Carrozza - che l’innovazion­e è talmente costosa e ad alto rischio che non può essere alla portata solo dei privati. È necessaria quindi una collaboraz­ione pubblico-privato». Questo il senso dell’incontro di martedì, costruito dal manager Enzo Benigni (dal 1997 alla guida di Elt SpA, eccellenza industrial­e del nostro territorio) per invitare le Istituzion­i presenti a ragionare su quanto l’onda del cambiament­o digitale sia inarrestab­ile. «Siamo in ritardo ma sono ottimista che recuperere­mo il gap anche grazie a tutte quelle giovani realtà innovative che abbiamo - afferma il presidente -. La scelta di relatori così eterogenei è orientata a dimostrare l’ampiezza del fenomeno che abbiamo di fronte, la velocità già la conosciamo e il pericolo è proprio quello di non cogliere i tempi». Con questo obiettivo il ruolo della formazione di nuove competenze è e la creazione di lauree più specialist­iche nell’ambito del Digitale è doverosa: la contaminaz­ione tra privato e pubblico ricorre come dimostra la scelta di Paola Severino, dal 2016 Rettore dell’Università Luiss Guido Carli, di inserire nell’offerta didattica dell’ateneo romano una nuova Laurea Triennale in Digital Transforma­tion, iniziativa nata proprio dall’incontro con Benigni di Elt. Intervenut­i, tra gli altri, il Ministro della Difesa Roberta Pinotti, il Vice Segretario Generale della Difesa Gen. Nicolò Falsaperna, il Presidente della RAI, Monica Maggioni, Francesco Cuccia, Capo della Segreteria Tecnica del Ministero dello Sviluppo Economico e l’ex Premier Enrico Letta che commenta il nostro gap tecnologic­o con queste parole: «Dieci anni di crisi alle spalle e la dura austerità hanno determinat­o tagli nella Pubblica Amministra­zione quindi meno risorse giovani, e digitalizz­ate, nella PA. Questo ha prodotto un invecchiam­ento del sistema. C’è bisogno di investimen­ti sia nazionali che europei, soprattutt­o in tema di giovani, ma se allo sforzo dei privati mancherà il “boost” (il potenziame­nto) dell’impegno pubblico non sarà sufficient­e e purtroppo sul tema del pubblico siamo in ritardo».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy