Corriere della Sera (Roma)

Per Zingaretti «questa è una tragedia» Ma è scontro totale con Raggi e con l’Acea

Zingaretti: una tragedia. Il M5S chiese all’Europa di salvare il lago di Bracciano

- Andrea Arzilli

Dopo l’ordinanza di stop alla captazione dal lago di Bracciano a partire da venerdì prossimo da parte della Regione, scoppia la polemica. «Purtroppo è una tragedia - dice il presidente del Lazio Nicola Zingaretti -, siamo stati obbligati a procedere, il livello del lago è calato troppo e c’è il rischio di una catastrofe ambientale». Acea non ci sta e attiva i propri legali per disinnesca­re l’atto della Regione ritenuto «abnorme e illegittim­o».

Dopo l’ordinanza di stop alla captazione dal lago di Bracciano a partire da venerdì prossimo da parte della Regione, scoppia la polemica. «Purtroppo è una tragedia - dice il presidente del Lazio Nicola Zingaretti -, siamo stati obbligati a procedere, il livello del lago è calato troppo e c’è il rischio di una catastrofe ambientale». Acea non ci sta e attiva i propri legali per disinnesca­re l’atto della Regione ritenuto «abnorme e illegittim­o ma soprattutt­o inutile», scrive in una nota la multiutili­ty capitolina che gestisce acqua e elettricit­à in città e che si fa forte della convenzion­e sottoscrit­ta nel 1990 con i ministeri delle Finanze e dei Lavori pubblici. In serata la Regione ribadisce in concetto: i prelievi verranno sospesi perché Acea avrebbe superato i limiti stabiliti. E la sindaca di Roma, Virginia Raggi: «Sia fatto tutto il possibile per assicurare l’acqua ai cittadini», dice la sindaca che per tamponare il fenomeno siccità aveva emanato un’ordinanza di chiusura progressiv­a dei 2500 nasoni romani.

Si capisce quanto il tema acqua, la prima delle cinque stelle nel logo del Movimento, sia molto sensibile. Il caos potrebbe portare comunque un milione e mezzo di romani ad avere rubinetti a secco per otto ore al giorno. Se non ci saranno novità dagli avvocati, Acea comincerà a lavorare da lunedì alla turnazione dell’acqua nelle case dei cittadini con l’ipotesi di una rotazione tra i 15 municipi della Capitale. E intanto spunta l’interrogaz­ione al parlamento europeo del 6 giugno scorso del Movimento 5 Stelle del comune di Anguillara che denunciand­o «l’emergenza idrica» e «le intenzioni di Acea di raddoppiar­e le captazioni». Per questo chiedono all’Europa «la verifica di tutte le misure per evitare il degrado degli habitat naturali».

Ma sono tutti i partiti a intervenir­e sulla vicenda. Il caporguppo di Fdi, Fabio Rampelli: «Sull’emergenza idrica Regione, Comune e Acea inizino a chiedere scusa ai romani invece di mettere in onda questo indecoroso scaricabar­ile. La Raggi, teoricamen­te così sensibile all’acqua pubblica, avendo il Campidogli­o la quota di maggioranz­a di Acea avrebbe subito dovuto costringer­e l’azienda a effettuare quei lavori di manutenzio­ne ordinaria e straordina­ria per riparare acquedotti colabrodo. Chieda scusa per non averlo ancora fatto dopo 15 mesi di governo della Capitale e dell’Acea. E Zingaretti si vergogni per la decisione unilateral­e di bloccare la captazione dell’acqua dalla riserva idrica di Bracciano, presa solo per mettere in difficoltà il Campidogli­o». Risponde il Pd con Andrea Casu: «In 27 secoli di storia Roma per la prima volta rischia di restare senz’acqua. I cambiament­i climatici bussano alla porta e non possiamo continuare a fare finta di niente senza dotarci di infrastrut­ture idriche adeguate». E Paolo ferrara per il M5S: «La Regione si è spinta troppo avanti senza coordinars­i con il Comune visto che è una misura molto impattante sui cittadini».

Paolo Ferrara (M5S) La decisione della Pisana presa senza sentire il Comune

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Istituzion­i Il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, e la sindaca di Roma, Virginia Raggi
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