Pineta a fuoco, in spiaggia con il Canadair
Casalbernocchi: fuoco vicino alle case, residenti in fuga e Roma-Lido sospesa. Chiusa anche l’A1
C’ è la mano dell’uomo dietro gli ultimi “nuovi” roghi: è caccia aperta al terzo piromane di Castel Fusano. La Pineta di Ostia è sotto attacco e non solo a causa dei continui focolai che divampano nell’area protetta.
Non tutti sono «naturali», normali residui dell’incendio scatenatosi il 17 luglio. Almeno due o tre vampate sono da attribuirsi al dolo. Troppo distanti i punti di origine, situati nell’area di via del Circuito, e troppo ravvicinata la tempistica delle fiamme, per pensare a una casualità. Ci sono una o più persone che continuano a massacrare il parco romano: complici dei due piromani arrestati o forse folli emulatori. «Ci sono una serie di verifiche in atto su questi episodi precisi, chiaramente opera dell’uomo» conferma anche il colonnello Carlo Costantini, comandante della Regione Carabinieri Forestale. Si aggrava intanto il quadro accusatorio per Romano Mancini, il secondo sospetto piromane in manette. Due zampironi accesi dove di solito sostano le prostitute, la sua ossessione dal lontano 1999 quando tentò di ucciderne una. E una fuga abbozzata alla comparsa dei carabinieri. Sono due degli indizi che al momento inchiodano il 63enne, catturato mercoledì mentre si allontanava in fretta dall’ennesimo rogo. Il gip ha convalidato l’arresto: c’è il timore che l’uomo tenti di nuovo a dare fuoco al parco. Mancini, già due tentati omicidi alle spalle, ha respinto le accuse, dicendo che era in pineta per trovare degli amici. A contraddire la sua versione, due circostanze. Innanzitutto l’indagato – difeso dell’avvocato Giovanni Cipollone – è stato sorpreso mentre si addentrava in una zona del parco vietata dopo gli incendi. E proprio una volta entrato (osserva il gip) si alzavano le fiamme. Gli inneschi, due zampironi identici a quelli trovato in casa di Mancini, sono poi stati rinvenuti nelle stesse alcove dove le prostitute attendono i clienti. Al momento è escluso un legame con Fabrizio Grimaldi, l’altro piromane in manette: i due non si conoscono. Intanto il Campidoglio lavora al piano di salvataggio per la Pineta. L’assessorato all’Ambiente di Pinuccia Montanari ha già stilato i provvedimenti. Ecco i punti principali: aumento del personale servizio giardini e delle telecamere per il controllo del territorio, ri-piantumazioni delle alberature, implementazione dei sistemi di prevenzione antincendio, riapertura centro di educazione ambientale con infopoint e guide turistiche, risistemazione della recinzione compromessa. Ovvio che il milione di euro in bilancio non basterà, servono altri fondi. Fiamme e paura ieri anche a Casalbernocchi: un rogo ha lambito le case, fuga dei residenti e ferrovia Roma-Lido sospesa e poi riattivata. Nuovo inferno sulla A1 all’altezza di Fiano Romano.
Il giudice Il gip ha convalidato l’arresto di Mancini: c’è il timore che tenti di nuovo di dare fuoco al parco