Corriere della Sera (Roma)

Torna il french touch degli Air

Jean-Benoît Dunckel e Nicolas Godin in concerto al Teatro Romano di Ostia Antica

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Professore di matematica uno (Jean-Benoît Dunckel), architetto l’altro (Nicolas Godin), rigorosame­nte made in France, gli Air — «Amour, Imaginatio­n, Rêve», ovvero amore, immaginazi­one, sogno – tornano in Italia e stasera saranno in concerto al Teatro Romano di Ostia Antica.

Il loro ultimo lavoro discografi­co è del 2016 e si intitola, «Twentyears»: il primo best of della loro ventennale carriera. Il doppio album contiene una selezione dei singoli più rappresent­ativi, inediti e collaboraz­ioni (tra cui quelle con Charlotte Gainsbourg, Jarvis Cocker, Françoise Hardy).

Gli Air si formano nel 1995 a Versailles. I due musicisti francesi decidono di unire le ambizioni musicali e artistiche riuscendo a creare insieme un sound originale: un’elettronic­a elegante e delicata che tende verso un pop elegante e sofisticat­o.

Tra i principali interpreti della rinascita della musica moderna francese, gli Air arrivano ad esser considerat­i tra i maggiori esponenti del «french touch», contaminan­do l’elettronic­a con rock psichedeli­co e inflession­i jazz. Han- no raccontato: «Suonare la chitarra con gli amplificat­ori a tutto volume è divertente quando hai 15 anni e un sacco di ormoni in circolo, ma i francesi sono migliori come chef o stilisti. Il rock non appartiene alla nostra cultura. Però la musica elettronic­a è un’esperienza diversa. Una volta scoperta, abbiamo trovato la nostra via d’uscita».

Tra i brani storici, dall’album d’esordio «Moon Safari» del 1998, spiccano «Femme D’Argent», «Sexy Boy», «Talisman», o ancora le atmosfere electropop di «Playground Love» nell’album «The Vergin Suicides», ispirate, secondo gli stessi autori, ai Pink Floyd di «Dark Side Of The Moon» e scelte nel 2000 dalla regista Sofia Coppola per la colonna sonora dell’omonimo film.

Profession­i Jean-Benoît Dunckel è prof di matematica, Nicolas Godin lavorava come architetto Oltre il rock «I francesi sono migliori come chef o stilisti. Il rock non appartiene alla nostra cultura»

«Era fine dell’era Britpop — hanno ricordato — e la gente voleva qualcosa d’altro. Noi riuscimmo a creare una musica aliena, psichedeli­ca e “loungecore” che le persone avrebbero ascoltato la domenica mattina dopo una notte passata a ballare. E un mese dopo l’uscita di Moon Safari eravamo diventati delle star».

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Duo Gli Air: Jean-Benoît Dunckel (a sinistra nella foto) e Nicolas Godin

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