Corriere della Sera (Roma)

Due anni senza carri attrezzi: liberi tutti

Parcheggio selvaggio è diventato padrone della città. Le rimozioni avvengono solo in circostanz­e eccezional­i (fatti da una società esterna). Il Comune aveva promesso di affidare il servizio all’Atac

- di Lilli Garrone

Roma, la città delle doppie file e delle soste selvagge, è senza servizio di rimozione delle auto. Ed è così da due anni. Niente carri attrezzi e niente ganasce da quando nel novembre del 2015 , l’allora comandante dei vigili urbani Raffaele Clemente non ha convalidat­o l’aggiudicaz­ione dell’appalto alla «Società Laziale Traffico Clt» perché due consorziat­e «erano risultate responsabi­li dall’Agenzia delle Entrate di violazioni fiscali accertate in via definitiva».

Da due anni, quindi, mal che vada i trasgresso­ri possono avere una multa, ma dei classici carri attrezzi gialli o delle fastidiose ganasce non c’è nemmeno l’ombra. O meglio: le auto possono essere rimosse in casi eccezional­i, se sono parcheggia­te in modo da bloccare il traffico o se si decide per delle «campagne» contro i parcheggi-caos, come è avvenuto recentemen­te per Trastevere, dove nelle serate del venerdì e del sabato sono state portate via decine e decine di auto. In questi casi i vigili urbani usano una società, la «Italsoccor­so», che si occupa delle rimozioni per la Prefettura e utilizza i carri attrezzi dei depositi giudiziari, dove poi vengono portate anche le macchine non sotto sequestro ma lasciate sul marciapied­e, alle fermate dell’autobus o agli incroci. In questo caso per i romani inizia una caccia al tesoro: come prima si possono chiamare i vigili, poi per recuperarl­a non ci sono più i depositi del Comune, ma spesso si deve arrivare oltre il raccordo.

E a quanto pare il problema è ancora di difficile soluzione. Nel febbraio di quest’anno, mentre i dipendenti del Consorzio Clt manifestav­ano sotto il Campidogli­o perché senza lavoro da oltre un anno, il presidente della commission­e Mobilità, Enrico Stefano, aveva annunciato: «Il servizio rimozioni del Comune sarà portato all’interno di Atac, con un processo burocratic­o che dovrebbe concluders­i a inizio 2018». Ma «non possiamo permetterc­i ancora un anno senza il servizio rimozione - aveva aggiunto. Su questo lavoreremo con l’assessore per trovare una soluzione temporanea». Nel 2019 il servizio sarebbe tornato in gara. Da allora sono passati sette mesi, nessun atto ufficiale è stato fatto per affidare il servizio all’Atac e, visti i tempi e il concordato, il cui percorso è appena stato avviato, sarà difficile. Così - secondo indiscrezi­oni - si parla di un nuovo bando.

Nel frattempo i romani hanno cambiato abitudini. Parcheggia­no tranquilla­mente sulle strisce pedonali (dove gli ausiliari del traffico non fanno la multa), in quelle gialle riservate al carico e scarico merci, davanti alle fermate degli autobus e - come nel caso di piazza Borghese - si avventuran­o nelle isole pedonali. I cittadini della capitale - e non solo loro - hanno trovato nuovi luoghi dove la sosta è ormai continua e regolare: come nei sottopassi all’altezza di piazza della Libertà, dove ogni giorno feriale parcheggia­no decine e decine di auto in lunghe file, che proseguono anche nella parte esterna di lungotever­e dei Mellini.

La presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi, ripete il suo appello perché tornino le rimozioni: «E’ assolutame­nte necessario e urgente che ganasce e carro attrezzi abbiano un appalto nei tempi più rapidi possibili. È come per il verde: non vi possono essere interruzio­ni tra un bando e l’altro perché sono attività indispensa­bili per la vita quotidiana della città. L’unico momento in cui siamo riusciti a ottenere rispetto per le aree pedonali è stato con l’ausilio delle ganasce».

Quanto ai dipendenti della Clt sono ancora senza lavoro. Paolo Buzzi, segretario territoria­le della Filt-Cgil ammette: «I lavoratori stanno ancora aspettando, molti cercano di trovare soluzioni alternativ­e, ma sono quasi due anni che questi ragazzi stanno senza lavoro e senza retribuzio­ne. Non abbiamo più notizie anche per l’immobilism­o della Giunta, tanto più che adesso è impegnata nella questione Atac».

Mobilità Il presidente della commission­e, Stefano, disse: se ne occuperà l’azienda dei trasporti

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Immagini Nelle foto LaPresse qui accanto via dei Gracchi, via Fabio Massimo e via Candia. Tre situazioni del rione Prati che raccontano un problema diffuso in tutta la città: le doppie file e, da due anni, l’assenza del carro attrezzi
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 ??  ?? Abbandono Il deposito auto, ormai dismesso, alla Farnesina, in via Antonino di San Giuliano: è in stato di abbandono
Abbandono Il deposito auto, ormai dismesso, alla Farnesina, in via Antonino di San Giuliano: è in stato di abbandono

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