TUTTI IN SOSTA SUL MARCIAPIEDE SELVAGGI STRADALI DI DOMENICA
Caro Conti, le domeniche di via Aurelia assistono impotenti all’incivile abitudine dei frequentatori della parrocchia di N.S. di Guadalupe di parcheggiare sul marciapiede. Non bastano le telefonate alla polizia locale, che dovrebbe ormai saperlo, né le richieste a chi parcheggia di lasciare spazio per passare con un passeggino o una sedia a rotelle. L’impunità di questi selvaggi stradali è senza limite e io sono costretto a camminare con mio figlio su una strada ad alto scorrimento. Sarebbe interessante sapere da Papa Francesco cosa pensa della prepotenza di chi crede, supportato dal comportamento delle autorità, che partecipare ad una messa includa l’indulgenza dalle multe e possa escludere dalle regole del vivere civile o che idea si è fatto dell’ampio piazzale della chiesa trasformato in parcheggio privato per laici durante la settimana. Da anni interrogo i testi sacri e non trovo neanche una riga che supporti l’abitudine di parcheggiare sul marciapiede. Spero che la polizia locale consulti presto il proprio unico testo sacro, ovvero le leggi, per punire chi crede che un sopruso sia giustificabile con l’ipotesi di salvezza eterna.
F. E.
Nessun testo sacro assolve dalle multe: e perché mai dovrebbe? Purtroppo «sosta selvaggia» appare davanti a molte chiese. Una messa è un atto di fede religiosa. Sarebbe bene accompagnarlo con atti di fede civile per il rispetto delle regole.