L’Ater vuole indietro il mercato Trionfale
Deve 134 milioni di euro
Un debito di 134 milioni di euro. Tanto deve il Comune di Roma all’Ater per «detenzione e utilizzo» dell’area del merca- to Trionfale e del parco Sabotino. Domani alla sindaca Virgi- nia Raggi arriverà una lettera con la richiesta ufficiale di una mediazione da parte dell’ente regionale. In caso di risposta negativa, partirà un decreto ingiuntivo verso il Campidoglio che occupa «a titolo abusivo» anche molte altre aree cittadine. Il tentativo preliminare di Ater ha come obbietti- vo la compensazione. Al Comune di Roma infatti spettano le imposte della prima casa mai versate da Ater dal 2000 ad oggi, 285 milioni di euro. Da quella cifra, potrebbero essere stornati i 134 dovuti all’Ater.
Centotrentaquattro milioni di euro per «detenzione e utilizzo» delle aree del «mercato Trionfale» e «del parco Sabotino», in zona Prati: la lettera partita dall’Avvocatura Ater venerdì a firma del capo, l’avvocato Edmonda Rolli, arriverà domani sulla scrivania della sindaca Virginia Raggi con la richiesta ufficiale da parte dell’ente regionale di avviare la prova di mediazione con il Campidoglio. È l’azione che, in caso di fallimento del tentativo preliminare assistito dal Notariato, anticipa il decreto ingiuntivo verso il Comune di Roma che occupa «a titolo abusivo», dice l’Ater, anche molte altre aree cittadine.
La mediazione è stata introdotta per «recuperare tutto ciò che il Comune di Roma non ci ha versato e per chiedere la restituzione dei beni in questione - conferma il direttore generale di Ater, Franco Mozzetto -. Noi pensiamo al meccanismo della compensazione: siamo due enti pubblici e potremo trovare un’intesa». Il rapporto tra Ater e Campidoglio, infatti, è scandito nelle missive delle relative avvocature per la riscossione dei crediti/debiti reciproci. Al Comune spettano, del resto, le imposte sulla prima casa (Ici e Imu) mai versate da Ater dal 2000 a oggi, 556 milioni poi ridotti a 285 attraverso la rottamazione delle cartelle Equitalia che saranno saldati a colpi di rate da 65 milioni (la prossima tra dieci giorni). E l’Ater, ente commissariato dal 2015 (commissario è lo stesso presidente Giovanni Tamburrino) che a fine luglio ha schivato il default grazie alla copertura straordinaria della Regione ma che ha un buco globale ancora spaventoso (circa 1 miliardo e 450 milioni di euro), chiede adesso al Campidoglio di stornare i 134 milioni relativi alle concessioni mai versate sul mercato di via Andrea Doria - 8.882 metri quadri di superficie in zona Trionfale, con 265 stand, 431 box auto e 362 parcheggi pubblici -, e sul parco giochi in via Sabotino, a Prati, e, in più, la restituzione delle aree. «Abbiamo chiesto da tempo al Comune di fare delle compensazioni, ma non riusciamo a venirne a capo continua Mozzetto -: sia con il commissario Tronca sia con l’amministrazione Raggi abbiamo incontrato buone intenzioni e grande disponibilità, ma adesso Equitalia incombe
Compensazione Il direttore generale Mozzetti: ma siamo due enti pubblici, si può trovare un’intesa
e ci servono risposte».
Per questo Ater spinge per fare in fretta. In settimana sarà calendarizzato il tentativo di mediazione e c’è attesa per la risposta del Campidoglio. Perché ci sono delle concessioni da considerare e c’è da capire se e come il Campidoglio intenderà sfilarsi dalla questione oppure «assorbire» i 134 milioni chiesti da Ater. La prima uscita pubblica di Raggi nelle vesti di candidata sindaca, il 25 marzo 2016, fu proprio al mercato di via Andrea Doria. Allora disse «qui si è speculato» rassicurando i commercianti: come si muoverà ora?