Inzaghi: «Rialzare la testa» Fuori anche Milinkovic, forse Patric titolare in difesa
Dimenticare il Napoli. Inzaghi ordina, la Lazio prova a obbedire: «Abbiamo giocato un grande primo tempo, fino al 45’ non meritavamo di perdere, poi ci sono stati quegli incredibili infortuni in serie. Capita. Ora testa al Verona».
Facile a dirsi, ma per i biancocelesti sarà dura mettere da parte certi pensieri. Anche perché, se qualcuno volesse cancellare la sconfitta di mercoledì, ci sono i cerotti a ricordarla. Oggi mancheranno i difensori De Vrij (a riposo dieci giorni), Bastos (tre settimane) e Basta (quattro), più Milinkovic-Savic che ha un modesto risentimento. Per cercare di fronteggiare l’emergenza è stato ripescato Mauricio, inserito in queste ore nella lista per il campionato. Si stava allenando a Formello, era ai margini della Lazio, tornerà protagonista. «L’ho trovato in buona condizione, è un ragazzo disponibile, ci sarà utile. L’ho allenato nelle mie prime sette partite in panchina, mi posso fidare».
Il brasiliano è motivato: «Sono molto felice di questo ritorno». E pazienza se lo hanno richiamato solo perché si sono rotti quattro difensori. Inzaghi ha tanti dubbi, sui nomi e sugli schemi. Uno in particolare: difesa a tre oppure a quattro? «Un giorno ne ho provata una, il giorno successivo l’altra». Potrebbe continuare a puntare sulla prima opzione. «E in questo caso non è escluso che Patric sia uno dei tre». Di sicuro là dietro non ci sarà Leiva, che con il Napoli è andato in grande difficoltà da centrale arretrato. «So bene quale sia il suo ruolo, sta benissimo davanti alla difesa ed è lì che comincerà la gara di Verona. A volte ci sono situazioni di emergenza alle quali bisogna adattarsi».
Anche lui, Inzaghi, si deve adattare. Eppure aveva avvisato: attenti, ci manca almeno un difensore. Non lo hanno ascoltato e ora i problemi sono soprattutto suoi.