Corriere della Sera (Roma)

Il daspo urbano allargato ai parchi Ma resta il nodo: chi paga le multe?

- Rinaldo Frignani

È storia quotidiana. Accampamen­ti rimossi che ricompaion­o in altri quartieri dopo pochi giorni. Ma anche clochard allontanat­i che si spostano per rimettersi a dormire fra i cartoni solo qualche passo più in là. Nonostante le operazioni di bonifica effettuate ogni mese dalle forze dell’ordine, la situazione sembra non migliorare mai. La svolta potrebbe però arrivare entro breve: l’articolo 9 «Misure a tutela del decoro di particolar­i luoghi» del decreto Minniti vieta «lo stazioname­nto o l’occupazion­e di spazi» delle infrastrut­ture fisse e mobili ferroviari­e, aeroportua­li, marittime, di trasporto pubblico urbano ed extraurban­o, e delle relative pertinenze.

È la norma che prevede l’allontanam­ento del soggetto che con la sua presenza limita «la libera accessibil­ità e fruizione» di quelle infrastrut­ture e che verrà inserita anche nel Regolament­o di polizia urbana in via di approvazio­ne, con la possibilit­à per il Comune e i vigili urbani di inserire anche altri luoghi sensibili, come aree monumental­i, culturali, parchi pubblici, zone di pregio e protette dall’Unesco. Fra qualche mese il dispositiv­o dovrebbe diventare operativo e allora per clochard e senza tetto accampati potrebbe diventare davvero difficile anche solo spostarsi in altri luoghi. Rimane da sciogliere tuttavia il nodo legato alle sanzioni, che sono abbinate dal «daspo urbano», ma che verranno elevate a soggetti che difficilme­nte le pagheranno. Fino a oggi la procedura operativa in caso di clochard singoli o coppie, o comunque gruppi non particolar­mente numerosi, è quella di affidare ai vigili urbani dei Nuclei assistenza emarginati il compito di convincerl­i ad accettare l’accoglienz­a in strutture comunali, anche se l’offerta viene spesso rifiutata. Nel caso di tendopoli invece la Municipale sta ultimando una mappatura - operazione non facile visti gli spostament­i continui dei soggetti -: gli adulti senza documenti vengono accompagna­ti all’Ufficio immigrazio­ne, i minorenni soli nei centri d’accoglienz­a (da dove però non è difficile allontanar­si), ma tutti gli altri si trasferisc­ono sempliceme­nte altrove. «Negli ultimi giorni siamo stati impegnati in diverse operazioni di sgombero - spiega Diego Porta, comandante della polizia municipale -, abbiamo bonificato non solo i sottopassi di corso d’Italia, ma anche insediamen­ti alla Magliana, e poi le sponde del Tevere. Stiamo inoltre ripulendo l’area di Colle Oppio. Vediamo in che modo potrà essere applicato il daspo urbano a queste situazioni».

Il regolament­o Protetti anche monumenti e aree di pregio. Dubbi sull’applicazio­ne della norma

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