Entra per una frattura: morto
Si era fratturato la tibia in seguito a una banale caduta. Ricoverato all’ospedale «Giovan Battista Grassi» di Ostia per essere operato, un uomo di 56 anni è morto giovedì scorso, dopo ventidue giorni di degenza. La procura ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo.
Si frattura la tibia inciampando casualmente. E muore giovedì scorso dopo ventidue giorni di degenza presso l’ospedale Giovan Battista Grassi a Ostia, dove la vittima, un uomo di 56 anni, era stato operato in seguito all’incidente. Ora sulla tragedia la procura ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di omicidio colposo, seppure ancora senza indagati.
L’indagine è stata avviata dalla denuncia dei parenti dell’uomo, convinti che il loro caro sia deceduto per aver contratto un‘infezione ospedaliera. I risultati dell’esame autoptico affidato dal pm Maria Rosaria Guglielmi al consulente medico legale Saverio Potenza, docente dell’Università di Tor Vergata - saranno depositati entro sessanta giorni. Solo allora si potrà chiarire cosa sia accaduto.
Nella ricostruzione della cronaca del ricovero ospedaliero, sarà determinante quanto scritto nella cartella clinica sequestrata dagli inquirenti.
Alla presenza di un medico legale, la procura ha deciso di affiancare un anatomopatologo. La direzione sanitaria del Grassi non ha fornito chiarimenti, spiegando il silenzio con il regolamento interno che impone il riserbo sui dati sensibili dei pazienti ricoverati.
L’ultimo atto della tragedia è datato 21 settembre, giorno della morte del 56enne che si è spento al termine di un calvario iniziato a fine agosto. E’ allora che l’uomo viene sottoposto ad un intervento mirato a ricomporre la frattura, provocata da una malaugurata caduta. L’operazione è di ruotine, ma la fase di recupero è travagliata, e l’uomo è trasferito in altri reparti dopo il primo ricovero a ortopedia. Passaggi resi obbligatori dal peggioramento progressivo delle condizioni di salute.
Nonostante le rassicurazioni fornite dai sanitari, il paziente non da alcun segno di miglioramento. E nelle ultime ore, la situazione, già disperata, precipita irrimediabilmente fino a condurlo alla morte. Adesso toccherà agli esperti nominati dai magistrati cercare di dare una risposta ai terribili dubbi dei familiari della vittima.