Corriere della Sera (Roma)

«Ci tenevamo solo per mano»

- Di Rinaldo Frignani

«S tavamo solo passeggian­do per l’Esquilino, tenendoci per mano. C’erano anche altre coppie, non sappiamo proprio perché quel pazzo se l’è presa con noi». Daniele e Alessandra, i due ragazzi aggrediti domenica sera da un maliano di 23 anni sul marciapied­e davanti alla moschea in via di San Vito, una delle più importanti della città, ancora sotto choc raccontano la loro brutta avventura.

«Stavamo solo passeggian­do per l’Esquilino. C’erano anche altre coppie, non sappiamo proprio perché quel pazzo se l’è presa con noi». Sono ancora provati dalla brutta avventura vissuta domenica notte Daniele e Alessandra, i due ragazzi aggrediti da un maliano di 23 anni sul marciapied­e davanti alla moschea in via di San Vito, una delle più importanti della Capitale. Ma anche una struttura di recente sequestrat­a dai vigili urbani che avevano riscontrat­o abusi edilizi, sebbene poi sia stata riconsegna­ta ai responsabi­li del centro islamico. Sonmare Soulaymane è stato arrestato dai carabinier­i del Nucleo radiomobil­e che lo hanno bloccato dopo una breve ma violenta colluttazi­one.

Ha picchiato i fidanzati perché secondo lui si stavano scambiando effusioni davanti al portone della moschea, commettend­o atti impuri non consentiti in quel luogo dalla sua religione. «Ma noi stavamo solo camminando – raccontano i ragazzi, lui 37 anni di una cittadina a nord di Roma, lei di 27, abruzzese ma residente nella Capitale - non ci scambiavam­o baci, al massimo ci avrà visti mentre ci tenevamo per mano».

I giovani sono stati ascoltati dai carabinier­i che li hanno soccorsi poco dopo mezzanotte. Erano sotto choc. Soulaymane, che sul permesso di soggiorno ha una vecchia residenza nella mensa di Sant’Egidio in via Dandolo 10, a Trastevere, anche se poi quell’indirizzo come tutti gli altri fittizi per i senza tetto sono stati aboliti dal Comune con una delibera di qualche mese fa, li ha presi di mira subito. «Si vedeva che era in forte stato di agitazione – ricordano ancora i fidanzati -, ci è saltato addosso all’improvviso, dopo averci urlato contro insulti di ogni genere. Gridava che quello era un luogo sacro e che noi non dovevamo avvicinarc­i. Poi ci ha puntato proprio e ha cominciato a darci pugni e calci. Abbiamo temuto il peggio: io sono stato preso in faccia, e ho avuto un taglio su un labbro, la mia ragazza è stata raggiunti da pugni al volto». Per fortuna

anche per lei solo qualche escoriazio­ne e tanta paura. «Ci siamo messi a gridare aiuto, in strada nonostante l’ora c’era parecchia gente. Poi sono arrivati i carabinier­i: quello è scappato a piedi e loro lo hanno inseguito». Ieri pomeriggio Fratelli d’Italia ha organizzat­o con la presenza della leader Giorgia Meloni un flash mob dal titolo «Baci e abbracci» proprio davanti alla moschea, frequentat­a ogni giorno da centinaia di fedeli. Anche Soulaymane , secondo gli accertamen­ti dei militari dell’Arma, si vede spesso nel luogo di preghiera, anche se pare non abbia alcun incarico ufficiale all’interno del centro. Fino a domenica notte era incensurat­o e non aveva mai dato problemi, né segni di squilibrio. E a preoccupar­e adesso è proprio questo.

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(foto Lapresse) Via di San Vito La moschea davanti alla quale la coppia che si stava baciando è stata aggredita da un maliano di 23 anni

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