Corriere della Sera (Roma)

Lazio, da Luis Alberto a Luiz Felipe: tutti i «miracoli» di Inzaghi

Ora restano da valorizzar­e Caicedo e Di Gennaro

- Stefano Agresti

Simone Inzaghi non è mago Merlino, come dice Lotito, però qualcosa di prodigioso nel suo modo di lavorare forse c’è. Altrimenti come spiegare il lancio, il rilancio o addirittur­a l’invenzione di tanti calciatori? La stagione scorsa ci ha consegnato una lunga serie di laziali che hanno beneficiat­o della pozione fatata dell’allenatore: Immobile, Strakosha, Milinkovic-Savic. Storie già vecchie e note, che qualcuno ha pensato di derubricar­e alla voce «casualità».

Se il percorso si ripete, però, diventa difficile pensare che si tratti, appunto, di vicende capitate solo per buona sorte. E quest’anno si sta verificand­o esattament­e la stessa situazione. Ha cominciato Luis Alberto, buttato nella mischia in Supercoppa italiana anche a causa degli infortuni (Felipe Anderson) e dei casi di mercato (Keita) e diventato subito protagonis­ta, tanto che oggi è insostitui­bile. Poi, nella partita di Verona, le magie del nonmago si sono moltiplica­te.

Patric, ad esempio, da esterno di livello nemmeno eccelso si è trasformat­o in un difensore centrale affidabile (almeno per il momento e fino a prova contraria). E Marusic è diventato addirittur­a devastante: un rigore procurato, un assist, un gol. Ma la bacchetta di Merlino ha toccato soprattutt­o Luiz Felipe, un ragazzino la cui storia ha ricordato molto quella di Strakosha.

Anche il difensore brasiliano veniva da una pessima esperienza a Salerno, in serie B, dove aveva disputato sette partite (appena quattro da titolare) e non giocava da dicembre, addirittur­a; un po’ come il portiere albanese che due anni fa nella seconda squadra di Lotito aveva contato la miseria di dieci presenze, l’ultima a novembre.

Ebbene, Inzaghi ha lavorato con pazienza e sensibilit­à anche su Luiz Felipe, e lo ha cambiato. Sarà in grado il ragazzino di continuare a esprimersi su livelli elevati anche di fronte ad avversari più forti del Verona? Lo dirà il campo, a cominciare da quello dell’Olimpico dove domani giocherà ancora titolare contro lo Zulte Waregem.

Ma il compito di Inzaghi non si ferma qui. Valorizzat­i i giovani, deve riuscire nell’impresa anche con i vecchi. Domani offrirà un’altra chance a Caicedo, che finora non ha segnato ma ha dato confortant­i segnali di vitalità, e a Di Gennaro, il pupillo del fratello Pippo ai tempi in cui era nella primavera del Milan. Hanno ventinove anni a testa, ma in mano a questo allenatore possono raggiunger­e vette alle quali non sono mai arrivati. Non chiamatelo mago, però.

L’ultimo recuperato È Patric, «inventato» difensore centrale domenica scorsa nella vittoria contro il Verona

 ??  ?? Sorpresa Il difensore brasiliano della Lazio Luiz Felipe, 20 anni, l’anno scorso faceva la panchina nella Salernitan­a in serie B
Sorpresa Il difensore brasiliano della Lazio Luiz Felipe, 20 anni, l’anno scorso faceva la panchina nella Salernitan­a in serie B

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