Lazio sconfitta dai «buu» dei (soliti) razzisti La curva Nord senza tifosi per due partite
CALCIO, IL GIUDICE SPORTIVO PUNISCE I BIANCOCELESTI
La Lazio che vola in campionato e in Europa League viene invece sconfitta dai propri ultrà. La curva Nord è stata squalificata per due giornate, ieri, dal giudice sportivo in seguito ai «buu» razzisti rivolti ai giocatori del Sassuolo Adjapong e Duncan durante la partita vinta dai biancocelesti per 6-1 all’Olimpico. La curva resterà quindi vuota in occasione della gara contro il Cagliari, in programma domenica 22 ottobre, e contro l’Udinese domenica 5 novembre. La squa- dra di Inzaghi era già stata costretta a giocare a porte chiuse giovedì scorso la sfida di Europa League contro i belgi del Waregem (2-0) per una vecchia squalifica dell’Olimpico. La società sta valutando se presentare o meno ricorso, alla luce anche dei precedenti tutt’altro che favorevoli.
Due partite senza la curva Nord. L’ha deciso il giudice sportivo, Gerardo Mastandrea, che ha punito la Lazio per gli ululati razzisti indirizzati domenica dai tifosi biancocelesti di quel settore («Nel numero di circa 2000 rispetto ai 5449 occupanti», recita il provvedimento) a due calciatori di colore del Sassuolo, Adjapong e Duncan.
Così la squadra di Inzaghi giocherà senza la parte più calda e appassionata dei propri sostenitori sia la gara con il Cagliari del 22 ottobre, sia quella con l’Udinese del 5 novembre. E pensare che proprio due giorni fa l’allenatore e il ds Tare si sono lamentati per la scarsa partecipazione dei tifosi degli altri settori alle vicende della Lazio: «Ci aspettavamo di più, dopo tutte queste vittorie: fortuna che c’è la curva». Ebbene, il giudice sportivo ha cancellato anche quella.
La chiusura della curva Nord, in realtà, sarebbe per una giornata, ma il provvedimento preso ieri fa decadere la sospensione della sanzione decisa in occasione del derby giocato il 30 aprile, una diffida che sarebbe scaduta dopo un anno e invece non è arrivata nemmeno alla metà: i turni di stop, di conseguenza, diventano automaticamente due.
Stavolta sono stati decisivi i «cori di discriminazione razziale, durati alcuni secondi», ascoltati al 31’ del primo tempo e al 33’ della ripresa da tutti e tre i collaboratori della Procura federale e riportati anche dall’arbitro (sebbene solo quelli verso Adjapong).
Il problema, insomma, si ingigantisce, visto che la Lazio ha disputato senza tifosi anche la prima partita di Europa League giocata in casa, giovedì scorso, contro lo Zulte Waregem: in quella circostanza la chiusura dello stadio era stata totale, dovuta ad altri episodi di razzismo che risalivano all’ultima partecipazione dei biancocelesti alle coppe (in particolare all’andata degli ottavi di finale contro lo Sparta Praga).
Una situazione che rischia di condizionare il cammino della squadra di Inzaghi, che da sempre sottolinea quanto sia importante il sostegno della gente.
La Lazio sta valutando se fare ricorso, le speranze che venga accolto non sono molte, anche in considerazione degli episodi passati. Di conseguenza sono allo studio iniziative per i nuovi abbonamenti di curva Nord, la cui vendita per il momento è stata ovviamente chiusa.
L’idea è quella di emetterne di nuovi limitati a tredici partite, visto che i biancocelesti ne hanno già giocate quattro all’Olimpico. Una complicazione ulteriore, anche dal punto di vista organizzativo.
Il club Sta valutando se fare ricorso o meno e nuove iniziative per gli abbonamenti