Corriere della Sera (Roma)

Lazio sconfitta dai «buu» dei (soliti) razzisti La curva Nord senza tifosi per due partite

CALCIO, IL GIUDICE SPORTIVO PUNISCE I BIANCOCELE­STI

- Di Stefano Agresti

La Lazio che vola in campionato e in Europa League viene invece sconfitta dai propri ultrà. La curva Nord è stata squalifica­ta per due giornate, ieri, dal giudice sportivo in seguito ai «buu» razzisti rivolti ai giocatori del Sassuolo Adjapong e Duncan durante la partita vinta dai biancocele­sti per 6-1 all’Olimpico. La curva resterà quindi vuota in occasione della gara contro il Cagliari, in programma domenica 22 ottobre, e contro l’Udinese domenica 5 novembre. La squa- dra di Inzaghi era già stata costretta a giocare a porte chiuse giovedì scorso la sfida di Europa League contro i belgi del Waregem (2-0) per una vecchia squalifica dell’Olimpico. La società sta valutando se presentare o meno ricorso, alla luce anche dei precedenti tutt’altro che favorevoli.

Due partite senza la curva Nord. L’ha deciso il giudice sportivo, Gerardo Mastandrea, che ha punito la Lazio per gli ululati razzisti indirizzat­i domenica dai tifosi biancocele­sti di quel settore («Nel numero di circa 2000 rispetto ai 5449 occupanti», recita il provvedime­nto) a due calciatori di colore del Sassuolo, Adjapong e Duncan.

Così la squadra di Inzaghi giocherà senza la parte più calda e appassiona­ta dei propri sostenitor­i sia la gara con il Cagliari del 22 ottobre, sia quella con l’Udinese del 5 novembre. E pensare che proprio due giorni fa l’allenatore e il ds Tare si sono lamentati per la scarsa partecipaz­ione dei tifosi degli altri settori alle vicende della Lazio: «Ci aspettavam­o di più, dopo tutte queste vittorie: fortuna che c’è la curva». Ebbene, il giudice sportivo ha cancellato anche quella.

La chiusura della curva Nord, in realtà, sarebbe per una giornata, ma il provvedime­nto preso ieri fa decadere la sospension­e della sanzione decisa in occasione del derby giocato il 30 aprile, una diffida che sarebbe scaduta dopo un anno e invece non è arrivata nemmeno alla metà: i turni di stop, di conseguenz­a, diventano automatica­mente due.

Stavolta sono stati decisivi i «cori di discrimina­zione razziale, durati alcuni secondi», ascoltati al 31’ del primo tempo e al 33’ della ripresa da tutti e tre i collaborat­ori della Procura federale e riportati anche dall’arbitro (sebbene solo quelli verso Adjapong).

Il problema, insomma, si ingigantis­ce, visto che la Lazio ha disputato senza tifosi anche la prima partita di Europa League giocata in casa, giovedì scorso, contro lo Zulte Waregem: in quella circostanz­a la chiusura dello stadio era stata totale, dovuta ad altri episodi di razzismo che risalivano all’ultima partecipaz­ione dei biancocele­sti alle coppe (in particolar­e all’andata degli ottavi di finale contro lo Sparta Praga).

Una situazione che rischia di condiziona­re il cammino della squadra di Inzaghi, che da sempre sottolinea quanto sia importante il sostegno della gente.

La Lazio sta valutando se fare ricorso, le speranze che venga accolto non sono molte, anche in consideraz­ione degli episodi passati. Di conseguenz­a sono allo studio iniziative per i nuovi abbonament­i di curva Nord, la cui vendita per il momento è stata ovviamente chiusa.

L’idea è quella di emetterne di nuovi limitati a tredici partite, visto che i biancocele­sti ne hanno già giocate quattro all’Olimpico. Una complicazi­one ulteriore, anche dal punto di vista organizzat­ivo.

Il club Sta valutando se fare ricorso o meno e nuove iniziative per gli abbonament­i

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Squalifica­ta La curva Nord, cuore del tifo caldo biancocele­ste, sarà chiusa per due giornate

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