Tutti a Psicologia, il test non si fa più
Prova di ammissione cancellata: immatricolazioni aperte per tutti gli 800 candidati
Il test per essere ammessi al corso di laurea magistrale in Psicologia alla Sapienza non si farà più. Lo ha stabilito un decreto del rettore Gaudio che «apre» le immatricolazioni a tutti i candidati ammessi alla prova del 4 settembre.
Tutti dentro. Alla fine il test di ammissione al corso specialistico di psicologia alla Sapienza non si ripeterà e tutti gli studenti che hanno fatto la prima prova il 4 settembre (poi annullata) da ieri hanno potuto iscriversi ai corsi biennali per la laurea magistrale. Il via è arrivato l’altra sera dopo che il rettore dell’ateneo Eugenio Gaudio ha firmato il decreto che «apre» le immatricolazioni a tutti i candidati, inclusi coloro che il 4 settembre furono ammessi alla prova senza poi presentarsi ma che fecero comunque domanda di partecipazione.
La decisione arriva dopo che la scorsa settimana il Tar del Lazio aveva sospeso la nuova data del test fissata per domani dal Senato accademico. La prova del 4 settembre era stata annullata perché alcune domande del test erano le stesse dello scorso anno. «Un errore» dell’università che aveva scatenato la rabbia di molti studenti che, bocciando il numero chiuso, da subito chiedevano l’ammissione automatica di quasi tutti gli 800 candidati per i 700 posti disponibili.
Ma poi il Senato aveva votato per la ripetizione del test. Quindi, c’è stato il ricorso al Tar del Lazio. Nel sospendere la ripetizione della prova, il tribunale si era preso tempo fino al 18 ottobre per stabilire il da farsi. Ora non ce ne sarà più bisogno.
I quasi 800 candidati potranno iscriversi ai 6 corsi specialistici dove saranno ammessi in base ad una graduatoria stilata a seconda degli esami sostenuti nel corso di studi per la laurea triennale.
Dopo la sospensiva del Tar, gli studenti sono stati ricevuti dal rettore al quale hanno spiegato le loro ragioni. Sembra che molti candidati avessero già scelto di rivolgersi ad altri atenei, anche perché l’intervento definitivo del Tar avrebbe ritardato molto l’avvio delle lezioni. Il rettore da parte sua fin da subito aveva detto di «rispettare i giudici» ma di lavorare sempre e solo nell’interesse degli studenti». Ecco quindi la svolta a poche ore dal loro incontro.
Esultano gli studenti dell’Unione degli Universitari che fin dall’inizio avevano appoggiato i ricorrenti al Tar chiedendo l’ammissione senza test e contestando il numero chiuso. «Il nostro obiettivo spiega Carlo Garau dell’Udu è quello di eliminare tutti i numeri chiusi, intanto questo di psicologia è un bel risultato: dopo Milano e Firenze anche a Roma si dimostra un sistema fallace che necessita di una ridiscussione».
Gli studenti Esulta l’Udu: ma questo è solo il primo passo contro il numero chiuso all’università