PENSANDO AL NATALE 2017 «VOGLIAMO UN ALBERO DEGNO»
Caro Conti, «ti scrivo così mi distraggo un po’…». Sì, parafrasando una nota canzone del grande Lucio Dalla, come cittadino della Capitale cerco un po’ di «distrazione». C’è la rubrica «Una città, mille domande» a raccogliere le tante testimonianze che evidenziano l’inadeguatezza dell’attuale amministrazione comunale.All’ orizzonte non ci sono novità e le trasformazioni sbandierate in più di una occasione tardano a vedersi. Una piccola cosa desidero anticipare. Tra circa due mesi saremo in pieno clima natalizio. Forse è un po’ presto per pensare al Natale, ma non vorrei vedere Roma come lo scorso anno senza un minimo di attenzione e con la noncuranza dei più semplici aspetti della bellezza natalizia. Sì, è solo questo che vorrei ricordare a chi sta guidando questa nostra città. Fare in modo che i cittadini romani, e non solo, a Natale siano circondati da addobbi e decorazioni semplici ed eleganti rendendo la Città eterna ancora più suggestiva ed emozionante. Renato Ascenzi P uò apparire paradossale occuparsi oggi dell’albero di Natale 2017. Invece ha un suo senso ben chiaro. L’anno scorso l’abete di piazza Venezia, pencolante e triste, fece il giro del mondo sulla Rete. Simbolo di una sciatteria e di una noncuranza inaccettabili per i romani e per i turisti.Non si tratta di un servizio essenziale, lo sappiamo. Ma la cura del Bello fa parte dei compiti di una buona amministrazione. pconti@corriere.it