Lazio, prudenza e diplomazia Così Inzaghi ha limitato i rischi delle qualificazioni mondiali
Le nazionali disintegrano tutti, o quasi: infortuni, viaggi intercontinentali, energie fisiche e mentali che se ne vanno. La Lazio no, o almeno non stavolta. Prendete Lulic: ha accusato un dolorino e ha saltato la seconda partita della Bosnia, così sabato, contro la Juve, ci sarà certamente. Oppure prendete Strakosha: aveva un affaticamento muscolare e il c.t. Panucci lo ha rispedito a Roma affinché si allenasse con serenità, mostrandosi comprensivo nei confronti della società e del ragazzo (perché avrebbe dovuto fare uno sgarbo a Tare?). Nessuna ansia e nessuna preoccupazione per Inzaghi, insomma, a maggior ragione se a questo aggiungiamo che i biancocelesti in giro per il mondo formavano un gruppo ristretto: oltre ai due citati c’erano Immobile, Parolo, Murgia, Marusic e il ragazzino Bruno Jordao (in gol con il Portogallo under 20 proprio contro l’Italia).
Se la Spagna lascia ancora in lista d’attesa Luis Alberto e se la Serbia non convoca Milinkovic-Savic, Inzaghi non può che essere soddisfatto: ha avuto maggiori possibilità di lavorare sul gruppo per preparare il prossimo tour de force. Poi è ovvio che anche Simone sa quanto possa essere importante per il morale una convocazione in Nazionale; i rischi, però, ci sono e a lui non dispiace affatto evitarli.
A Formello è rimasto anche De Vrij. L’Olanda un po’ se l’è presa, non pensava che il difensore giocasse contro il Sassuolo dopo che era stato escluso dai convocati per problemi fisici, ma lui ha spiegato: «Non stavo bene, non ho potuto allenarmi per diversi giorni, non sarei stato in grado di disputare quelle due partite in nazionale a distanza così ravvicinata». Sarà invece pronto per la Juve. A meno di complicazioni nelle prossime ore, Inzaghi avrà l’imbarazzo della scelta.
La formazione Strakosha e Lulic «risparmiati», in difesa recuperano De Vrij e Bastos
La buona notizia, infatti, è il recupero di Bastos. Così, contro l’attacco super della Juve, i biancocelesti potranno schierare una difesa molto simile a quella titolare: Bastos, De Vrij e Radu davanti a Strakosha. Certo, i primi due non saranno al massimo della condizione atletica - e forse non lo sarà nemmeno il portiere -, ma se pensiamo a quello che ha sofferto qualche altro club in questo periodo dedicato alle nazionali, la Lazio non può che essere soddisfatta. Pochi convocati e diplomazia: meglio di così non si può.