Da Seymour a Cartier-Bresson, l’occhio dei fotografi su Matera
All’American Academy 40 immagini di grandi autori raccontano la città
Bella l’idea. Bellissime le foto. Bello, e intelligente, il progetto. Si intitola Matera imagined/Matera immaginata: Photography and a Southern Italian Town la mostra che inaugura oggi alle 17.30 — in apertura un incontro con la scrittrice Dacia Maraini — all’American Academy in Rome.
L’esposizione — curata da Lindsay Harris e realizzata con il della Fondazione Matera Basilicata 2019 — racconta grazie a 40 immagini di alcuni dei più grandi fotografi degli ultimi settant’anni, l’evoluzione dell’immagine della città lucana proclamata Capitale Europea della Cultura 2019. Un percorso inedito che dall’identità del passato — quella della tragica
bellezza narrata da Carlo Levi in Cristo si è fermato ad Eboli —
giunge fino al nuovo ruolo di riferimento culturale.
Nel percorso espositivo, le prime immagini, a cavallo tra anni ’40 e ’50, sono quelle contemporanee agli interventi del piano Marshall e al progetto urbanistico de La Martella, promosso da Adriano Olivetti. In questo clima arrivano a Matera due giganti dello scatto, David Seymour e Henri Cartier-Bresson, entrambi fondatori della Magnum, e in seguito i reporter Marjory Collins, Esther Bubley e Dan Weiner. Negli anni ’50 e ’60 per i fotografi italiani, come Piergiorgio Branzi, Fosco Maraini e Mario Carbone, Matera diverrà anche simbolo di un’ identità nazionale da ricostruire, a partire dal Sud. Poi, di fronte al progressivo abbandono dei Sassi, il sito disabitato di Matera incontra dagli anni ’70 un nuovo interesse da parte dell’obiettivo fotografico, stavolta indirizzato al potenziale espressivo e creativo che la città suscita. Ed ecco l’approccio del materano Augusto Viggiano, ma anche di Emmet Gowin, Mario Cresci o Luigi Ghirri. Le opere più recenti in mostra sono di Carrie Mae Weems e dell’architetto Yasmin Vobis insieme allo studioso Joseph Williams, realizzate nel corso della loro permanenza in Italia come borsisti dell’American Academy in Rome. Materiale che racconta il cosiddetto ritorno ai
Sassi e l’apertura, in corso, di una nuova fase per il grande patrimonio culturale di Matera.