Peyton e Camille Claudel Due donne, una mostra
A Villa Medici esposte anche opere di Rodin
Nate a un secolo di distanza, Elizabeth Peyton e Camille Claudel. La prima, newyorkese classe 1965, è innanzitutto la ritrattista degli affetti (i suoi: amici, colleghi, «relatives» e fidanzati), riuscita a svelare il volto meno patinato delle icone del rock e dei monarchi. La seconda, francese del 1864, è la scultrice prodigio che iniziò a modellare l’argilla a soli sei anni e che ventenne diventò prima allieva, poi musa e infine amante di Aguste Rodin.
Le unisce una mostra a Villa Medici, Éternelle Idole a cura di Chiara Parisi, da oggi (vernissage alle 19) fino al 7 gennaio nell’ambito del ciclo «Une» ideato dalla direttrice dell’Accadémie de France Muriel Mayette-Holtz. Un percorso espositivo costruito sugli incroci possibili e sui dialoghi ideali tra dipinti, disegni e stampe dell’artista americana e le sculture della Claudel. Per rivelare due diversi approcci al ritratto, al gesto e al mito, ossia Rodin, di cui sono esposte alcune opere (c’è anche il sensuale abbraccio L’Eternel Printemps del 1884 per il quale posò proprio la giovane Camille).
A progettare la mostra, il cui titolo è la chiara citazione di una tra le più significative sculture di Rodin, è stata la stessa Peyton. «L’artista ha concepito Éternelle Idole intorno a un particolare modo d’espressione umana – spiega la curatrice - piuttosto che presentare una testimonianza storica o un omaggio, il suo obiettivo è riflettere sui modi in cui gli artisti si relazionano uno all’altro nel tempo. Non è una mostra tradizionale su Claudel e Rodin e la loro influenza, ma il resoconto di motivazioni e desideri reciproci, attraverso i secoli». Tra di loro l’americana, con i suoi David Bowie, Leonardo Di Caprio, Napoleone, Elisabetta II, David Hockney e una serie di lavori realizzati appositamente per l’appuntamento romano (viale Trinità dei Monti 1, info: 06. 67611, www.villamedici.it).