Corriere della Sera (Roma)

CARE RAGAZZE, ORA PERÒ LASCIATELI

- Di Alessandra Arachi

Chissà se adesso le immagini di quella notte vi sembrano un film, lontano. Non commettete questo errore. Se non ci foste state voi, ragazzine coraggiose, quel ragazzo del Bengala sarebbe stato ucciso dai calci dei vostri fidanzati. Riuscite ancora a chiamarli fidanzati quelle belve travestite da adolescent­i? Non commettete questo errore.

Volevano ammazzare un uomo soltanto perché non gradivano il suo colore della pelle. Non sperate che la loro violenza assurda possa risparmiar­e voi . Probabilme­nte già non vi ha risparmiat­o. Non aspettate la prossima, inevitabil­e. La più pericolosa. Scappate da chi è capace di uccidere un uomo a calci, e a freddo. Sono belve, non vi lasciate ingannare. Magari questi vostri fidanzati li avevate sentiti nella curva dell’Olimpico urlare cori razzisti e li avete giustifica­ti con la foga del tifo. Ricordatel­o: non c’è tifo che giustifich­i la violenza. Magari qualche volta vi hanno azzittito in privato con un paio di sberle e loro le hanno giustifica­te con la foga dell’amore. Non ci cascate, mai: non è amore quello dove si usa la violenza per comunicare. Kartik Chondro in quella notte dell’orrore ha incontrato le fatine Voi, ragazzine coraggiose. Il ragazzo bengalese massacrato e col volto bendato ha avuto la forza di ringraziar­vi dal suo letto di ospedale. Ora tocca a voi: trovate la forza per dire addio per sempre a questi vostri fidanzati.

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