L’impresa aiuta la cultura L’esempio virtuoso di Palazzo Barberini
Tecnologia e innovazione a servizio della cultura. Un pool di 11 imprese, da Ericsson a Mastercard, da Vodafone a Enea, unite nell’associazione «Civita», metteranno in campo competenze e progetti per sostenere l’ammodernamento e la digitalizzazione di Palazzo Barberini e Galleria Corsini.
Forse sulla strada tracciata dal «mecenatismo alla moda», che proprio a Roma conta molti esempi, dalla Fontana di Trevi restaurata da Fendi, alla Scalinata di Trinità dei Monti ad opera di Bulgari e ancor prima le fontane di piazza Farnese e la Scala Cordonata del Campidoglio griffate da Biagiotti, per la prima volta, un gruppo d’ imprese private firmerà oggi, in maniera congiunta, alla presenza del ministro della Cultura Dario Franceschini, un accordo di sponsorizzazione a favore delle Gallerie Nazionali di Roma ( Palazzo Barberini e Galleria Corsini a Trastevere). Si tratta di un pool di aziende con diverse competenze che contribuiranno ad ammodernare e rendere più efficiente il polo museale, sia sul fronte della gestione che su quello dell ‘ offerta al pubblico. L’intero catalogo delle opere, oltre cinquemila, verrà digitalizzato e sarà consultabile sul sito. Nuova sala di regia con monitoraggio dei movimenti all’interno delle sale ma anche valutazione del consumo energetico. «Arriveremo presto a dotare ogni visitatore di un tablet per consultare una guida digitale — spiega Michele Di Monte, curatore delle Gallerie nazionali di Arte antica — mentre Enea si occuperà di un’ analisi scientifico-diagnostica delle opere, in particolare attraverso una scansione laser ad alta risoluzione della volta di Pietro da Cortona. Una sorta di occhio elettronico che ci permetterà, senza costosi ponteggi e ulteriori attività, di seguire lo stato di salute di un prezioso dipinto di 520 mq. a un’altezza di 30 metri da terra».
L’accordo Dalla guida digitale all’analisi sul consumo energetico ai sistemi di sicurezza