Spogliatoi ko I vigili in Centro senza divisa
Inagibile lo spogliatoio, indosso solo i «fratini»
Tutti di pattuglia in centro senza la divisa, ma solo con i fratini giallo fosforescente con la scritta «Polizia Roma Capitale» sugli abiti civili. Colpa dei riscaldamenti rotti - un problema che va avanti da diciotto anni - nell’autorimessa della polizia municipale a Porta Portese, nell’ex hangar dell’idrovolante di Mussolini. Il comandante dell’ex I Gruppo Trevi ha autorizzato da fine ottobre i suoi uomini a rimanere in borghese «fino a cessate esigenze». Diego Porta, comandante generale del Corpo, assicura: «Ci stiamo muovendo, l’ufficio del Personale sta studiando il problema».
Tutti in borghese, con il fratino giallo fosforescente sopra gli abiti civili. I riscaldamenti rotti nell’autorimessa della polizia municipale a Porta Portese ha spinto a fine ottobre il comandante dell’ex I Gruppo Trevi Roberto Stefano a inviare una nota «a tutto il personale» per comunicare che è consentito non indossare la divisa, visto che per ragioni di sicurezza sul posto di lavoro gli spogliatoi della struttura in via delle Mura Portuensi sono chiusi. Una questione che se da un lato si trascina ormai da diciotto anni - con la caldaia che funziona a singhiozzo - dall’altro si aggiunge ad altre che i sindacati, come il Coordinamento romano dell’Ugl polizia locale, denunciano da tempo: il II Gruppo Parioli è tuttora ospitato in un container all’angolo con viale della Moschea, e anche l’ex XX Gruppo si trova in un modulo prefabbricato mentre il II Sapienza come l’autorimessa a ponte Lanciani hanno la loro sede fuori dal territorio di competenza. E adesso, in pieno autunno e con l’inverno che si avvicina, esplode il problema del riscaldamento fuori uso nel quartier generale delle «volanti» del Gruppo Centro, che per i sindacati non è nemmeno a norma. Da qui ogni giorno partono le auto per pattugliare il centro storico.
Per il momento, «fino a cessate esigenze», con gli agenti in borghese a bordo. Sempre che non vogliano indossare la divisa negli uffici in via della Greca, a quasi due chilometri dall’autorimessa. Sul caso è intervenuto il comandante generale della Municipale Diego Porta. «Appena mi è arrivata la comunicazione del dottor Stefano ho subito incaricato l’ufficio del Personale, che si occupa anche di sicurezza sui luoghi di lavoro, affinché affronti questa situazione - assicura -. Non sappiamo a questo punto se sia sufficiente una manutenzione degli impianti di riscaldamento. Abbiamo bandito una gara proprio su questo e di recente è stata assegnata». Quindi è possibile che nei prossimi mesi alcuni problemi tecnici nei comandi dei vigili urbani possano essere risolti. «Quello dell’autorimessa alle Mura Portuensi risale addirittura al ‘99 - racconta Sergio Fabrizi, Rsu dell’Ugl polizia locale, in servizio al Gruppo Centro - da quando cioè gli ispettori della Asl sequestrarono il fabbricato dove venivano parcheggiati i veicoli di servizio in seguito di un esposto sullo sfaldamento del tetto che era in eternit. Da allora, a parte l’eliminazione di questa struttura, non c’è mai stata una ristrutturazione complessiva dell’area o la volontà di trovare una nuova sistemazione, fino alla pietosa situazione attuale».
Ed ecco perché per tutto questo tempo le auto della Municipale - anche quelle «civetta» - vengono parcheggiate fuori dall’edificio e gli agenti incaricati di gestirle costretti a lavorare in un container. «È assurdo aver deliberato l’unificazione dei Gruppi, come il I Trevi e il XVII Prati, senza preoccuparsi per prima cosa di individuare una sede dignitosa e funzionale al servizio di polizia locale», rincara la dose Marco Milani, coordinatore romano dell’Uglpl mentre Fabrizi propone che «subito, senza indugi, questa Amministrazione metta in cantiere un piano speciale di edilizia per le sedi dei vigili urbani partendo dall’inversione della scelta di assegnare alla polizia locale - quindi cittadina - i locali del Comune attualmente in dismissione piuttosto che, come fu deciso dall’allora sindaco Ignazio Marino, assegnarli alla alla polizia di Stato».
La storia Nel ‘99 sigilli alla struttura dalla Asl: fu scoperto eternit sul tetto Il comandante Porta «Stiamo studiando il caso. Presto un intervento per riparare gli impianti»