Neonato di 19 giorni muore in culla
Tracce di sangue sul lenzuolo. La procura ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo
Muore a casa mentre riposa nella propria culla dopo appena diciannove giorni di vita. Una tragedia, per ora senza spiegazioni, che ha travolto lunedì pomeriggio Luigi Maione e la sua compagna, divenuti genitori per la prima volta lo scorso 11 ottobre. Sul dramma la procura ha aperto un’inchiesta ipotizzando il reato di omicidio colposo.
Nessuno al momento è stato indagato. Gli inquirenti hanno dovuto procedere d’ufficio all’avvio dell’indagine in seguito alla segnalazione del decesso decisa dal policlinico Casilino, dove la coppia aveva portato il piccolo in un estremo tentativo di salvarlo.
Il neonato era già morto all’arrivo in ospedale. Il sostituto procuratore Luca Tescaroli ha disposto il sequestro delle lenzuola nella culla perché sporche di sangue. Provvedimento preso su indicazione della mamma che - con l’intento di aiutare chi indaga a dare un perché alla tragica scomparsa - ha riferito agli investigatori la stranezza della presenza di quelle tracce ematiche sul capo di biancheria dove dormiva il bimbo.
Le cause della morte sono per adesso un mistero. Le macchie di sangue farebbero pensare a un rigurgito: un incidente sfortunato, imprevedibile e raro, ma non improbabile.
Nel febbraio del 2016, infatti, perse la vita un bimbo di due mesi di una coppia del Burkina Faso residente sulla Cassia per un rigurgito di latte. Si tratta per adesso di congetture. Qualche risposta potrebbe arrivare oggi dall’autopsia del medico legale Vittorio Fineschi, cui il pm ha affidato l’esame autoptico.
Di segnali premonitori la coppia, seguita dall’avvocato Paolo Barone, non ne aveva ricevuto nessuno che destasse allarme. La mamma ha vissuto una gravidanza serena, ha partorito a Villa Irma, è ritornata a casa subito non presentando il piccolo alcun problema. Anzi, i diciannove giorni di vita del neonato sono trascorsi tranquilli.
I genitori – residenti a Tor Tre Teste - l’hanno descritto come un bambino con un buon appetito. Ad accorgersi del dramma è stata la mamma, quando ha preso tra le braccia il figlio per allattarlo. Il piccolo però già non respirava più.
Il mistero Il piccolo era nato l’11 ottobre senza problemi. Nulla, al momento, può spiegare la tragedia