Pronto soccorso, ricoveri più brevi durante le Feste
Per arginare il pericoloso sovraffollamento dei pronto soccorso durante le Feste, la Regione Lazio ha deciso di ridurre la durata media dei ricoveri (che oggi dura 7,4 giorni). Così si libereranno, secondo le previsioni, circa 300 letti in più ogni giorno per accogliere i malati che hanno bisogno di ricovero e purtroppo spesso rischiano di rimanere per 48-72 ore (ma anche di più) nei pronto soccorso.
Ogni anno 542.880 pazienti escono dagli ospedali dopo aver ricevuto cure per patologie non previste, acute. La media del soggiorno in corsia è di 7,4 giorni. In molti casi potrebbe essere accorciato. Se il meccanismo delle dimissioni fosse più dinamico e non si bloccasse dal venerdì pomeriggio al lunedì mattina di ogni fine settimana (anche più a lungo durante le Festività e i ponti) la degenza si abbasserebbe di mezza giornata. Tradotto in letti, se ne libererebbero circa 300 al giorno, quelli necessari per lasciare spazio alle emergenze. Su questi numeri hanno ragionato i direttori sanitari delle aziende sanitarie con la Cabina di regia sulla sanità della Regione Lazio, guidata da Alessio D’Amato, per affrontare l’imminente sfida all’inferno del pronto soccorso, i ribattezzati Dea (Dipartimenti emergenza accettazione), in pesante affanno tra dicembre e gennaio. Le dimissioni sono lo snodo critico di un sistema che continua a incepparsi creando ingorghi pericolosi. Dopo la congestione tra sabato e domenica scorsa(ambulanze ferme perché senza lettighe, un numero straordinario di malati in codice rosso e giallo, i più gravi, in attesa di ricovero), le criticità si sono ripetute. Ricordate l’episodio di un anno fa a Nola quando un paziente con infarto venne rianimato a terra? È successo anche a Roma. La riunione di ieri mattina è servita a concordare una linea di azione. Tutti i giorni alle 14 il quadro delle dimissioni sarà monitorato per prevenire il tutto esaurito. Quando i servizi dell’emergenza si ingolfano, gli operatori lavorano in condizioni disumane e aumenta il rischio di incidenti gravi e errori. Per decongestionare gli ospedali sotto Natale (2327, 31 dicembre e inizio gennaio i periodi più temuti) verranno potenziati i poliambulatori sul territorio. Sono 29 nel Lazio, 17 a Roma,aperti 10-19 oppure 8-20. La Regione sta pubblicizzando l’elenco delle sedi e invita i cittadini a rivolgersi ai centri di «cure primarie», non urgenti. Tra le prestazioni adatte ad essere trattate fuori dall’ospedale, ferite superficiali, sindromi influenzali, ustioni, gastroenterite, otiti, colica renale e addominali, interventi su bambini sopra i 6 anni. La novità è la presenza a turno di oltre 650 medici di famiglia che hanno aderito al programma. Verranno coinvolti anche i pediatri di base. Sul portale della Regione Lazio, indirizzi e orari.