Corriere della Sera (Roma)

La Regione riacquista 16 ospedali

- di Francesco Di Frischia

Il Pertini, il Cto, il Sant’Eugenio e il Belcolle di Viterbo sono tra i 16 ospedali del Lazio che tornano dopo 15 anni alle Asl grazie alla ristruttur­azione del debito della Sanim Spa: una operazione che porta benefici complessiv­i alle casse della Regione per 184 milioni di euro fino al 2033 (dei quali 27 solo il prossimo anno). È stato il governator­e Nicola Zingaretti a presentare la complessa operazione finanziari­a, affiancato dal responsabi­le della cabina di regia sanitaria, Alessio D’Amato. La Sanim nasce per volontà dell’allora presidente della Regione, Francesco Storace nel 2002 per coprire i disavanzi pregressi delle Asl. Il 28 giugno dello stesso anno Asl e aziende ospedalier­e vendono 49 strutture alla Sanim, che a sua volta li affitta a Asl e ospedali stessi, fissando il riscatto del leasing per il 2033. La Regione dunque paga l’affitto a Sanim, che cede i crediti a una società di cartolariz­zazione, la Cartesio Srl. Tale operazione, ricorda Zingaretti, nel 2009 era stata definita dalla Corte dei Conti un «archetipo di evento produttivo di squilibri struttural­i di bilancio» a causa della sua «elevata onerosità» (il tasso di interesse sfiora il 6% l’anno) e dei «vincoli gravosi per la Regione». Da oggi invece Asl e ospedali potranno riscrivere nei loro patrimoni beni immobiliar­i per 600 milioni. Lo scorso febbraio la Regione inizia un piano di ristruttur­azione del debito di Sanim, con la supervisio­ne del ministero dell’Economia, che prevede il riacquisto dei titoli collocati e il riacquisto contestual­e, non oneroso, degli immobili cartolariz­zati. L’operazione si basa su un«bond Regione Lazio» che scade nel 2043 da 469 milioni di euro a cui hanno aderito importanti investitor­i di Gran Bretagna, Spagna, Belgio e Italia (banche, assicurazi­oni e fondi di investimen­to). «Un successo straordina­rio - lo definisce Zingaretti -. Da Regione “canaglia” e difficilme­nte bancabile siamo diventati Regione affidabile». Soddisfatt­a l’assessore regionale al Bilancio, Alessandra Sartore: «Oggi la situazione debitoria del Lazio è completame­nte cambiata. Abbiamo un disavanzo consolidat­o di 3,2 miliardi contro i 13,4 del 2013. Oggi all’estero si fidano di noi».

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