Il vento sferza l’albero: sempre meno aghi, sempre più «Spelacchio»
Il povero, triste, «Spelacchio» natalizio di piazza Venezia sta sempre peggio. Colpa della choc termico? Chissà. Certo è che le sue condizione di salute, seguite col fiato sospeso dai romani più social, preoccupano non poco. E le forti raffiche di vento previste per oggi, lo «spelacchieranno» ancor più.
«Spelacchio», un abete rosso alto oltre 20 metri arrivato dalla Val di Fiemme e costato (tra ritiro, trasporto, posizionamento e, in un secondo momento, rimozione e smaltimento) quasi 50 mila euro, è sempre più in sofferenza. E non è solo l’impressione di chi lo ha bersagliato di critiche e sfottò sui social network, lo dicono gli esperti. I pochi rami striminziti di «Spelacchio» stanno infatti seriamente rischiando di rimanere senza nemmeno un ago, tanti ne sta perdendo. E l’allarme meteo annunciato per oggi e per i prossimi giorni, ma soprattutto le forti raffiche di vento che sferzeranno la Capitale, potrebbero diventare letali e lasciarlo del tutto spoglio. Arricchito solo dagli addobbi, dalle 800 palle di Natale color argento e dai quattromila metri lineari di luminarie posizionate da Acea, ma tristemente spoglio. Paraventi o mega ombrelli non si possono montare all’occorrenza e ad ogni condizione meteorologica avversa, per carità, ma qualcuno dovrà pur curarsi della salute di questo povero albero, che da simbolo del Natale romano si sta trasformando nello zimbello di Santa Claus. Fosse stato in buona salute non c’era da preoccuparsi, ma qui il rischio concreto è che al 25 dicembre «Spelacchio» arrivi «senza peli».