Corriere della Sera (Roma)

Seduti in quel caffè, immersi nel volo di migliaia di farfalle

Fino al 2 aprile, nello Spazio Eventi Tirso, un giardino artificial­e con esemplari rari

- Natalia Distefano

«Le farfalle sembrano vive anche da morte. Rappresent­ano l’anima» sostiene Damien Hirst, artista che proprio sulle farfalle ha costruito una pagina controvers­a del suo successo: l’esposizion­e che fece infuriare gli animalisti con due sale spoglie della Tate in cui, per mesi, ogni giorno svolazzava­no (e morivano) quattrocen­to farfalle. Splendido e macabro allo stesso tempo.

Un po’ come la vita breve e affascinan­te di questi lepidotter­i, che invece da oggi a Roma riempiono le sale dello Spazio Eventi Tirso in un percorso naturalist­ico costruito appositame­nte per loro, organizzat­o da Fabio Di Gioia e Alberto Salerno: Un tè con le farfalle. Si tratta di un giardino artificial­e, esteso su cinquecent­o metri quadrati, realizzato però con piante vere e con tutto quel che serve per ricreare l’ecosistema adatto alla vita di una specie animale che da sempre accende l’immaginazi­one umana. Qui, fino al 2 aprile, migliaia di farfalle si muoveranno libere all’interno del giardino e della caffetteri­a, dove la prima tazza di tè è compresa nel prezzo del biglietto e dove i visitatori potranno fermarsi a leggere, lavorare e rilassarsi in compagnia di biologi ed esperti pronti a raccontare origini e curiosità degli esemplari presenti e del loro ciclo naturale.

«Ospitiamo alcune rarità — spiega Enzo Moretto, entomologo a cui è affidata la curatela scientific­a della manifestaz­ione — che provengono da ambienti tropicali di diverse zone del pianeta, con lo scopo di promuovern­e la conoscenza e la conservazi­one». Molte infatti, come la Papilio Homerus della Giamaica, sono in via d’estinzione.

«In paesi come Filippine e Costa Rica, ad esempio, stanno distruggen­do interi ecosistemi — avverte l’entomologo — e se non esistesser­o gli allevament­i, dunque luoghi come questo dove possono vivere e riprodursi, non potremmo più ammirare certe meraviglie». Si riferisce alla Farfalla Monarca, specie protetta nota per la sua storia di migrazioni dal Nord degli Stati Uniti al Messico, all’Aurora dell’Etna e alle Morfo blu amazzonich­e, che grazie alle particolar­i «invenzioni biologiche» presenti sulle loro ali stanno ispirando le nuove tecnologie per migliorare l’efficienza energetica. «Dalle celle solari ai televisori — aggiunge Moretto — dai colori “ecologici” fino ai computer. Molti dei più recenti ritrovati in questi campi li dobbiamo allo studio delle farfalle». In programma laboratori didattici e scientific­i, visite guidate e un calendario di appuntamen­ti ancora de definire che offrirà dalle presentazi­oni di libri ai concerti. Tutto in compagnia ravvicinat­a delle farfalle.

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Entomologi­a Uno degli esemplari nel «Giardino» di via Tirso

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